Roma Capitale

Decentramento dei poteri ai Municipi, passi in avanti dalla Giunta Gualtieri

Quello di un efficace decentramento di funzioni a favore dei municipi è uno degli obiettivi delle Linee programmatiche del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e della sua Giunta, nonché, nello specifico, dell’assessorato al “Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la città dei 15 minuti”. Il decentramento, spiega una nota predisposta dal Campidoglio, è inteso come uno degli strumenti fondamentali per garantire una migliore e più efficace azione amministrativa in ottica di prossimità. Un obiettivo da perseguire con un lavoro di razionalizzazione delle funzioni amministrative e di riscrittura del Regolamento del decentramento (approvato nel 1999) per realizzare una visione policentrica della città, e in sintonia con il processo di riforma di Roma Capitale. La Giunta ha quindi approvato oggi, dopo un iniziale confronto con i Municipi, una memoria che fissa le prime linee guida del processo di decentramento. In tale processo a ogni forma di trasferimento di funzioni si accompagnerà una contestuale redistribuzione di risorse umane, tecniche e finanziarie. Secondo gli indirizzi, il disegno complessivo di riforma si articolerà su due distinti piani di azione. Un primo piano riguarderà quelle iniziative di medio periodo che rappresentano un rafforzamento delle attuali forme di decentramento, senza necessità di una revisione regolamentare. Queste iniziative consentirebbero quindi un efficientamento di funzioni, anche al fine di cogliere al meglio le grandi opportunità del Pnrr. Vengono previste iniziative tra le quali: attuazione del decentramento nella manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree verdi sotto i 20 mila metri quadrati; parziale implementazione delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici di interesse municipale, appartenenti al demanio o al patrimonio disponibile e indisponibile del Comune (come sedi di uffici, plessi scolastici e altri immobili); ulteriore devoluzione di funzioni in materia di Stato Civile, attualmente svolte solo in modo parziale dai Municipi; istituzione e organizzazione di tavoli tra i municipi e interlocutori come la Polizia Locale e le Aziende comunali erogatrici di pubblici servizi, con il coordinamento dell’assessorato al Decentramento, per affrontare questioni specifiche di interesse municipale. Il secondo piano riguarda interventi di più vasta portata, che richiedono modifiche dell’assetto vigente di Roma Capitale e in particolare del Regolamento del decentramento. Questo ampio insieme di azioni prevede due grandi tipologie di interventi: la revisione del processo di formazione del bilancio finanziario andando verso una logica di budget che consenta una più pronunciata autonomia di bilancio dei municipi e prevedendo una revisione dell’attività di riscossione con risvolti premiali per gli stessi municipi; inoltre, la rivisitazione delle relazioni tra ogni municipio, la Polizia Locale e le principali Aziende erogatrici di servizi comunali, con la previsione di conferenze permanenti municipali, intese come sedi istituzionali di indirizzo e confronto, alla presenza degli Assessorati comunali competenti. Il programma complessivo verrà avviato anche con un rilancio significativo dell’azione della Consulta dei Presidenti, come luogo di approfondimento e confronto delle tematiche relative al Decentramento, che collaborerà e si interfaccerà con l’Osservatorio competente sugli stessi temi.

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