L’Assemblea capitolina, in una lunga seduta online, ha approvato con 31 voti favorevoli e 4 astensioni, dopo 9 ore di esame, la delibera recante l’istituzione del “Forum Cittadino” sulle politiche in materia dei beni confiscati alla criminalità organizzata. La delibera, ereditata dalla sindacatura M5S, “è molto attesa – ha spiegato l’assessore capitolino al Patrimonio Tobia Zevi – perché nel regolamento dei Beni confiscati approvato nel 2018 si prevedeva l’approvazione rapida di un Forum consultivo che soprintendesse alla migliore distribuzione dei beni”. “Mi impegno a convocare il Forum entro la prima settimana di gennaio”, ha annunciato Zevi in replica. “Il 24 gennaio scade un bando del Pnrr dedicato ai beni confiscati – ha aggiunto Zevi – sono 250 milioni su base nazionale, impegniamoci a cogliere questa occasione”. Il Forum, secondo l’assessore Zevi, “deve avere due obiettivi: favorire la partecipazione su questioni che, oltre a essere operative come la distribuzione dei cespiti, ha la funzione simbolica di distribuire alla cittadinanza beni sequestrati alla criminalità. Il secondo obiettivo è quello di migliorare l’efficienza nella gestione dei beni, e avere un luogo dove potersi confrontare con il territorio e le reti attive, può favorire l’efficienza. Starà a noi – ha sottolineato Zevi – e lo dico a me in primo luogo che lo presiederò, renderlo il più operativo possibile. Si è svolta, infatti, lunedì scorso la conferenza dei servizi presso la prefettura, e tutti i Municipi hanno manifestato interesse per tutti i beni che insistevano sul loro territorio per svolgere progetti sociali e di inclusione. Rendere questi affidamenti concreti sarà una nostra responsabilità”. La delibera istituisce, dunque, il “Forum cittadino sulle politiche in materia di beni confiscati alla criminalità organizzata finalizzato alla consultazione periodica degli appartenenti alla comunità cittadina per l’elaborazione di indirizzi generali e per il monitoraggio dell’efficacia delle azioni poste in essere dall’Ente”, cioè da Roma Capitale. Esso è costituito da “cittadine e cittadini riuniti in Associazioni e Fondazioni senza fini di lucro operanti sul territorio cittadino, le Istituzioni e le Organizzazioni impegnate nei beni confiscati e nella lotta alle mafie ed alla criminalità organizzata, le Università, gli Istituti di ricerca e gli altri Enti o soggetti pubblici interessati alle tematiche del Forum e “raccoglie le proposte progettuali di valorizzazione e riuso dei beni confiscati alla criminalità organizzata”. Anche cittadini singoli potranno partecipare ai lavori, ma come uditori. Il Forum può anche istituire laboratori tematici al fine di favorire l’approfondimento di tematiche ed obiettivi attinenti. Per l’amministrazione capitolina il Forum è composto dall’assessore con delega al Patrimonio e Beni Confiscati o suo delegato, con funzioni di presidente; gli assessori con delega alla Partecipazione, Politiche abitative, Politiche Sociali, Cultura, Sport, o loro delegati; i direttori dei Dipartimenti competenti in materia di Patrimonio e Beni confiscati, Politiche Abitative, Partecipazione, Comunicazione e Pari Opportunità, Politiche Sociali, Cultura, Sport, o loro delegati; i presidenti dei Municipi e loro delegati, ma anche i consiglieri capitolini e municipali. E’ prevista la partecipazione anche di realtà imprenditoriali e/o economiche che utilizzano beni confiscati o che si sono distinte per il loro operato contro le mafie e la criminalità organizzata. Approvati tutti gli emendamenti proposti dalla commissione Patrimonio che hanno, tra l’altro, esteso la competenza dei laboratori alla cultura dell’antimafia, tolto il limite al numero di laboratori attivabili nell’anno solare e ammesso alla partecipazione i presidenti capitolini di commissione e i Comitati di cittadini.
Roma Capitale istituisce il Forum cittadino dei Beni confiscati alle mafie
