Politica

Desideri e l’Italia indifesa: “Crosetto deve chiarire al Paese anche molto urgentemente”

di Fabio Desideri (*)

Il Ministro della Difesa, Guido CROSETTO, ha fatto sapere, al mondo intero, che l’ITALIA non sarebbe pronta a replicare ad un attacco ostile russo o di chiunque altro.

A prescindere dalle perplessità che una tale dichiarazione può originare, visto e considerato che la difesa delle Stato è un tema riservatissimoche non può diventare oggetto di una dichiarazione pubblica di questo tenore, per lo più da parte del Ministro competente, per le implicazioni che comporta, ma soprattutto per i risvolti che da essa derivano.

Con le proprie esternazioni il Ministro della Difesa – dichiarazioni che auspichiamo la Presidente MELONI riformuli quanto prima – ha fatto sapere, a tutti, che chiunque volesse attaccare il nostro Paese avrebbe “gioco facile”, nel sottoporci alle proprie vessazioni.

Per altro, senza alcuna vena polemica, a noi di PENSIERO POPOLARE ITALIANO, quello che ha dichiarato il Ministro CROSETTO sembra stridere con tutto ciò che abbiamo visto in questi anni di governo di Centro-Destra: parate militari, mostre e presentazioni delle diverse forze del nostro esercito, impegno in missioni di pace e di sicurezza nel mondo.

Non soltanto, il nostro Paese è parte della NATO e della Comunità Europea che sono vincolate a patti di reciproci aiuti e sostegno, in caso di aggressione della Russia o di chiunque altro.

Per cui non si offenderà il Ministro CROSETTO se gli diciamo che non capiamo – o meglio, politicamente comprendiamo molto bene – alla luce degli investimenti che come cittadini ci vengono richiesti, la Sua posizione politica, e quindi – proprio perché non riusciamo a capire – la invitiamo a chiarire, quanto prima sia possibile.

Proprio al fine di comprendere meglio il senso delle dichiarazione del Ministro della Difesa, la prima domanda che PENSIERO POPOLARE ITALIANO intende rivolgere è la seguente: “ Ministro CROSETTO, lei ci sta dicendo che il Governo, a cui Lei appartiene, ritiene inadeguato il sistema militare italiano, sia in proprio, sia all’interno degli organismi internazionali cui partecipiamo, nonché nell’area EU…?”.

Le saremmo grati se ci rispondesse, perché conseguentemente alla sua risposta, avremmo molte altre domande da rivolgerle, non soltanto a Lei ma anche alla Presidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Giorgia MELONI.

Ci consenta inoltre Ministro CROSETTO di farle alcune altre osservazioni, ed anche un’ultima domanda.

Come lei Ministro sa bene, al Presidente della Repubblica, Sergio MATTARELLA, la Costituzione assegna sia il comando delle Forze Armate, sia la Presidenza del Consiglio Supremo di Difesa.

Proprio il Presidente MATTARELLA prima di lei, venne nominato, dal dicembre 1999, Ministro della Difesa, incarico che ricoprì fino alle elezioni del giugno del 2001, approvando – in quegli anni – tra l’altro la legge che ha abolito la leva militare obbligatoria e quella che ha reso l’Arma dei Carabinieri forza armata autonoma.

Non  soltanto, sotto la guida del Ministro della Difesa, Sergio MATTARELLA,  l’ITALIA sviluppò una intensa presenza nelle missioni di pace dispiegate per iniziative delle Nazioni Unite, contribuendo significativamente alle operazioni di interposizione e mantenimento della pace in Bosnia-Herzegovina, Kosovo e nella ex Repubblica Jugoslava di Macedonia; così come – nel medesimo periodo – l’Italia svolse, con l’avvio della politica europea di sicurezza e difesa,  un ruolo da protagonista, tra i più convinti sostenitori, del primo corpo d’armata europeo.

È appena il caso di ricordarle, Ministro CROSETTO, che proprio i militari italiani svolgono una funzione importantissima nelle tante missioni di pace nel mondo, non ultima quella che ci vede ancora molto impegnati in LIBANO, con la missione UNIFIL, delle Nazioni Unite, nonché con la missione bilaterale MIBIL, la quale si occupa di addestramento delle forze armate libanesi e di supporto all’economia del Paese.

Premesso ciò, che ci sembra estremamente importante, vogliamo rivolgerle un’ultima domanda: ”… come mai un uomo dell’esperienza e della preparazione politica del Presidente MATTARELLA, difronte al suo grido d’allarme, così preoccupante per l’Italia, avendo preso atto della Sua dichiarazione, sicuramente spiazzante, non soltanto non ha aggiunto una parola, ma ha mantenuto un silenzio, ed un riserbo, che si prestano a diverse interpretazioni ?” .

Attendiamo le sue risposte a breve.

 (*) Segretario Politico Nazionale Pensiero Popolare Italiano

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