Politica

Desideri (Ppi): “Dopo le vacanze troveranno i problemi dei costi energetici nei bilanci familiari”

Un assaggio del problema dell’incidenza dei costi dell’approvvigionamento energetico gli italiani lo iniziano a percepire proprio in queste ore che precedono il grande esodo estivo. I costi di benzina e diesel alla pompa evidenziano valori rilevanti che incidono, e non poco, sui bilanci delle famiglie italiane. A questo si associa l’incidenza del “caro estate”  che ha visto lievitare i costi delle vacanze estive, sia per l’effetto dell’inflazione che degli aumenti dei costi energetici. Purtroppo a settembre prossimo il quadro che si prospetta, sul tema dell’approvvigionamento energetico, non è assolutamente roseo; ha evidenziato Fabio Desideri, presidente di Pensiero Popolare Italiano. 

Analizzando il quadro che ci troveremo difronte, dopo le nostre vacanze, sul tema dei costi energetici vale la pena di sottolineare in primis che In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo, per l’energia elettrica, nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° ottobre 2022 e il 30 settembre 2023) sarà di circa 1.150 eurocioè in aumento del 7,3% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente(1° ottobre 2021- 30 settembre 2022).

Inoltre, per ampliare l’ambito di valutazione sul tema energetico, gli analisti di Goldman stimano che la domanda globale di petrolio a luglio  di quest’anno sia salita al massimo storico di 102,8 milioni di barili al giorno e vedono una domanda solida che, nella seconda metà di quest’anno, porterà ad un deficit di 1,8 milioni di barili al giorno, superiore al previsto e – nel 2024 – a un deficit di 0,6 milioni di barili al giorno.

Va inoltre evidenziato che negli ultimi anni la potenza installata e la produzione di energia eolica e fotovoltaica sono cresciute significativamente, ma i traguardi posti al 2030 richiedono una fortissima accelerazione che le scelte fatte sul P.N.R.R., dal governo Meloni, sembrano non agevolare. In tale direzione è bene evidenziare che  lo scorso 30 giugno 2023,  l’Italia ha trasmesso alla Commissione Europea la proposta di aggiornamento del PNIEC, da adottarsi entro giugno 2024. L’obiettivo complessivo della proposta è la copertura dei consumi energetici da fonti rinnovabili fissandoli al 40% nel2030, così ripartiti: 65% nel settore elettrico, 37% nel settore termico, 31% nel settore dei trasporti. Ma in questa direzione sono fortissime le critiche sulle aree idonee avanzate dagli operatori di settore i quali hanno fortissime perplessità per la complessità delle norme per lo sviluppo degli impianti.

Questi pochi spunti in vari ambiti del problema energetico evidenziano che le preoccupazioni di cui parla anche il Rapporto Istat del 2023 sono assolutamente reali e gravano sulle famiglie italiane ben al di là della propaganda governativa; ha concluso Desideri

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