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Dispersi del Velino, ricerche sospese. Troppo alto il rischio valanghe

Le forti raffiche di vento che continuano ad imperversare in quota e l’alto rischio valanghe fermano le ricerche dei quattro escursionisti dispersi sul Monte Velino il 24 gennaio scorso: a causa del vento e della neve che si è accumulata in questi giorni, è alto il rischio valanghe a Valle Majelama e non ci sono le condizioni per i soccorritori per lavorare in sicurezza.   Le squadre del Soccorso Alpino, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, della Polizia, dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito che sono rimaste a terra stanno continuando a lavorare, analizzando meteomont per valutare il pericolo valanghe e capire come e quando ripartire con le ricerche in sicurezza. Le abbondanti nevicate che si sono accumulate rendono necessaria un’attenta attività di bonifica per liberare le creste dalla neve accumulata, anche attraverso l’impiego di piccole cariche esplosive. Operazione già effettuata tre settimane fa. Appena le condizioni climatiche e l’ambiente delle ricerche sarà reso sicuro, si tornerà ad utilizzare il georadar, messo gratuitamente a disposizione da un’azienda di Milano, per scandagliare e analizzare cosa si cela sotto l’alto strato di neve accumulata. 

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