E’ di almeno 103 morti e oltre 200 feriti il bilancio della duplice esplosione vicino al mausoleo del massimo comandante iraniano Qassem Soleimani a Kerman, in Iran. Lo riportano i media iraniani citando i servizi medici di emergenza iraniani. La televisione di stato iraniana ha riferito di una prima esplosione avvenuta a 700 metri dalla tomba del generale dove si stava svolgendo una cerimonia per celebrare il quarto anniversario del martirio, e poi di una seconda avvenuta a 10 minuti di distanza. L’alto consigliere del presidente iraniano, Mohammad Jamshidi, ha detto che dietro le esplosioni ci sono Israele e gli Stati Uniti. “Washington afferma che Usa e Israele non hanno avuto alcun ruolo nell’attacco terroristico a Kerman, in Iran. Veramente? Una volpe prima annusa la propria tana. Non fate errori. La responsabilità di questo crimine ricade sugli Stati Uniti e sui regimi sionisti e il terrorismo è solo uno strumento” ha scritto Mohammad Jamshidi su X. Immediata la presa di distanza dagli Stati Uniti e dello stesso Israele sono intervenuti subito gli americani: “Non ci sono informazioni indipendenti su quanto accaduto in Iran, è troppo presto per fare valutazioni ma non abbiamo alcun motivo di pensare che Israele sia coinvolto”, ha detto il portavoce del dipartimento di stato Usa, Matthew Miller, escludendo anche qualsiasi coinvolgimento degli Usa nell’episodio.
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