Esteri

Dossier nucleari, s’aggrava la posizione di Trump. Nella sua residenza anche dossier su Stati stranieri

Si aggrava la posizione dell’ex Presidente americano Donald Trump nella vicenda che lo vede sotto accusa per aver sottratto documenti top secret, dalla Casa Bianca ed averli custoditi nella sua residenza di Mar a Lago. Il Washington Post fa nuove rivelazioni e mette nei guai, con nuove accuse l’ex Presidente. Tra i Dossier recuperati dai federali nella residenza, anche documenti sul nucleare di Paesi stranieri, che comprendevano le capacità atomiche oltre che altri elementi di grande rilievo. Alcuni di questi documenti, inoltre, dettagliano operazioni super top secret Usa a conoscenza di un ristrettissimo numero di persone e che sono custodite sotto chiave, quasi sempre in una struttura sicura con un ufficiale che registra gli accessi. A oltre 18 mesi dalla fine della sua presidenza, Trump aveva pensato bene di tenerli per se in ln un luogo assolutamente poco sicuro e dunque, potevano essere sottratti, con gravi rischi per la sicurezza nazionale. Va detto infine che i contenuti top secret di questa documentazione deve essere nota solo ed esclusivamente alpresidente e ad alcuni membri del governo, che possono poi autorizzare altri funzionari a conoscere i dettagli di queste attività top secret, molti alti dirigenti della sicurezza nazionale non ne sono neppure informati. Il Washington Post aveva già riportato che l’Fbi stava cercando qualsiasi documento classificato su armi nucleari. Dopo la pubblicazione della notizia, Trump aveva risposto che “la questione delle armi nucleari è una bufala”, come pure a suo avviso il Russiagate e i due impeachment subiti.

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