Politica

Draghi prende carta e penna e scrive alla Casellati: “Approvare Ddl concorrenza entro maggio o a rischio risorse Pnrr”

 

Senza l’approvazione del ddl concorrenza “entro fine maggio, sarebbe insostenibilmente messo a rischio il raggiungimento di un obiettivo fondamentale del Pnrr”. Il giorno dopo il Consiglio dei ministri lampo di ieri, con il richiamo ai partiti a sbloccare il provvedimento, Mario Draghi fa un nuovo passo, scrivendo direttamente a Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, dove il ddl è fermo da mesi alla Commissione Industria a causa del mancato accordo tra i partiti, in particolare sulla questione dei balneari. Nella lettera Draghi ricorda che il ddl è stato presentato al Senato il 3 dicembre scorso e segnala che la commissione ha fissato il termine per gli emendamenti e i sub emendamenti fra il 14 e 17 marzo scorso e “ad oggi, malgrado numerose riunioni con le forze parlamentari, le operazioni di voto non risultano effettivamente iniziate”. “Coerentemente con gli impegni assunti con il Pnrr, entro il mese di dicembre 2022 – conclude Draghi – risulta necessario approvare non solo il disegno di legge annuale sulla concorrenza e il mercato, ma anche i relativi strumenti attuativi”.Casellati, una volta visionata la lettera, l’ha girata alla Commissione Industria e ai capigruppo, che la discuteranno nella Conferenza in programma martedì alle 15. Sui balneari le posizioni restano ancora piuttosto distanti. Giorgia Meloni (Fdi) accusa Draghi di voler “espropriare 30mila aziende italiane e trasferire un nostra ricchezza per il turismo alle multinazionali straniere”. “Troveremo un accordo come abbiam fatto sul catasto”, assicura il leader della Lega Matteo Salvini, mentre il governatore leghista del Veneto Luca Zaia chiede che “ci siano tutti i correttivi del caso”. Ma la pazienza di Draghi è finita. E forse non a caso, stamani, rispondendo agli studenti nel corso della visita a una scuola nel veronese ha ricordato qual è la sua idea di governo: “La responsabilità la sento molto. E questo è parte della serietà. Guidare un Paese in un momento difficile è responsabilità. Ma la responsabilità è anche agire, fare le cose”.

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