I Carabinieri hanno perquisito stamani l’abitazione a cui, il 21 gennaio dello scorso anno, aveva citofonato il Segretario della Lega, Matteo Salvini, insieme ad alcuni residenti del quartiere Pilastro. L’appartamento era abitato da una famiglia di persone di provenienza anche straniera, a cui Salvini aveva chiesto se fossero spacciatori. L’episodio scatenò polemiche e proteste, con urla, fischi e insulti indirizzati al Segretario leghista da parte di alcuni cittadini, per la sua condotta, giudicata come offensiva. “Ho citofonato a un signore che mi è stato segnalato come presunto spacciatore. L’ho fatto in qualità di cittadino. Ma lui ha buttato giù. Poi ci penseranno le forze dell’ordine a chiarire le cose”, aveva poi detto Salvini. Stando a quanto reso noto dal Resto del Carlino, a seguito della perquisizione, i militari hanno tratto in arresto la coppia proprietaria dell’appartamento, una 50enne italiana e un tunisino, per spaccio e altri atti illeciti. La notizia ha fatto il giro del quartiere, anche se i Carabinieri mantegono la riservatezza in merito all’operazione.