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E’ morto Bruno Arena, storica metà del duo comico Fichi d’India

Lutto per il mondo dell’intrattenimento italiano. Bruno Arena, storica metà del duo comico Fichi d’India è morto all’età di 65 anni “lasciando un vuoto immenso” come ha detto il figlio che ha dato la notizia ai media. “Non era pronto, ma tanto non lo sarebbe mai stato” ha scritto su Instagram.
Insieme a Max Cavallari, Arena aveva fatto ridere tutta Italia come appuntamento fisso di Zelig e poi diversi spettacoli di cabaret itineranti sempre affollati e partecipati. Dall’aneurisma che lo aveva colpito nel 2013 Bruno Arena non si vedeva più spesso in pubblico. Gravemente malato in seguito all’emorragia cerebrale durante la puntata di Zelig del 17 gennaio 2013, l’attore si era un po’ ripreso ma le condizioni esatte della morte ancora non sono state rese note. Molti i colleghi e amici che hanno condiviso il loro ricordo e l’ultimo saluto sui social, da Paolo Belli agli amici di Colorado e Zelig. Nato a Milano, Arena ha frequentato il liceo artistico e l’ISEF. Infatti, dopo gli studi, ha lavorato come insegnante di educazione fisica a Varese. Nel 1983, ha iniziato anche a lavorare come animatore turistico, ma l’anno dopo, è stato vittima di un grave incidente automobilistico che l’ha costretto a subire vari interventi chirurgici. Ripresosi completamente, nel 1988 conosce Max Cavallari e, nel 1989, sulla spiagge di Palinuro nasce il duo i Fichi d’India (riferito proprio ai fichi del posto) e da allora sono inseparabili. L’esordio avviene a Radio Deejay, con Marco Baldini e iniziano a girare l’Italia con i loro spettacoli di cabaret. Dal 1994 al 1998 lavorano sempre a Radio DeeJay, mentre nel 1995 partecipano a “La sai l’ultima” e dal 1996 al 1998 sono protagonisti dell’intrattenimento estivo all’Aquafan di Riccione. Tra il 1997 e il 1999, sono presenti a Zelig Facciamo Cabaret che ne decreta il successo presso il grande pubblico. Tra il 1999 e il 2000 portano nei teatri lo spettacolo “Uno, due tre… Stella!”, partecipano ai film “Lucignolo”, per la regia di Massimo Ceccherini e “Amore a prima vista”, diretto da Vincenzo Salemme.

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