Al Foro Romano la città eterna presenta le sue origini
di Sara Valerio
La storia di Enea, eroe troiano e padre fondatore di Roma, e del suo incredibile viaggio, sono ora narrati attraverso la bellissima mostra “Il viaggio di Enea. Da Troia a Roma”, presso il Tempio di Romolo al Foro Romano, al Parco archeologico del Colosseo, visitabile fino al 10 aprile 2023.
Sono esposte 24 opere di grande interesse, alcune mai mostrate in precedenza, databili fra il VII secolo a.C. e la piena età imperiale, grazie al contributo di 12 diverse istituzioni nazionali, dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli al Museo Civico Archeologico di Lavinium; dalla Direzione Regionale Musei Puglia al Parco Archeologico di Paestum e Velia; oltre che alla preziosa collaborazione istituzionale con il Museo e scavi archeologici di Troia.
Ideata e organizzata in collaborazione con l’Associazione Rotta di Enea per promuovere e diffondere la conoscenza del mito di Enea e quella dell’Itinerario Culturale “Rotta di Enea” certificato dal Consiglio d’Europa nel 2021, l’esposizione è curata da Alfonsina Russo, Direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Roberta Alteri, Nicoletta Cassieri, Daniele Fortuna, Sandra Gatti.
Il viaggio di Enea, raccontato nell’Eneide di Virgilio, si snoda attraverso il Mediterraneo passando da oriente a occidente, toccando cinque paesi e ventuno località diverse, tra le quali ben cinque siti UNESCO (Troia, Delo, Butrinto, Cartagine e Roma) ma anche molti altri luoghi straordinari ed affascinanti.
Fuggito da Troia in fiamme, Enea salpa da Antandros con un piccolo gruppo di compagni. La meta sarà raggiunta, dopo lunghe peregrinazioni, sulle coste del Lazio. Qui fonderà la città di Lavinium, dove sarà venerato quale Pater. Suo figlio, Ascanio, fonderà sui Colli Albani la mitica Alba Longa e dalla sua stirpe nascerà Romolo, che nella leggenda sarà il mitico fondatore di Roma e il suo primo re.
Le opere proposte seguono dunque la cronologia di questo racconto, proponendo percorsi tematici chiave: le immagini di Enea, di suo padre Anchise e di sua madre la dea Afrodite; l’amore fra Paride e Elena e le raffigurazioni della guerra di Troia, dalla morte dell’eroe Ettore alla caduta della città; il Palladio, talismano della salvezza prima di Troia e poi di Roma, e infine lo sbarco nel Lazio e la fondazione di Lavinium, dove le scoperte archeologiche hanno dato concretezza alla leggenda dell’eroe.
Tra i preziosi reperti in mostra spicca il monumentale cratere apulo a figure rosse proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, vero capolavoro della ceramografia antica, datato al 370-360 a.C., che mostra, come in un film, la morte del principe Ettore, atto finale della guerra di Troia e lo scempio del suo corpo perpetrato dal greco Achille, che lo lega a un carro e lo trascina nella polvere. Dallo stesso Museo provengono anche due affreschi rinvenuti a Pompei, uno dei quali rappresenta una rara raffigurazione del cavallo di Troia trascinato all’interno della città.
Cuore dell’esposizione sono le statue in terracotta dal santuario di Minerva a Lavinium, significativo esempio dell’arte tardo arcaica e medio-repubblicana del Lazio, molte delle quali esposte al pubblico per la prima volta. Dallo scavo dell’antica città sono emersi anche altri resti eccezionali, che confermano l’arcaico legame tra il sito laziale e l’eroe troiano: il santuario dei Tredici Altari (VI -IV sec. a.C.), luogo di culto per il popolo latino e l’heroon di Enea, un grande tumulo, probabilmente venerato come la tomba simbolica dell’eroe divinizzato.
Informazioni:
Tempio di Romolo nel Foro Romano
15 dicembre 2022–10 aprile 2023 – negli orari di apertura del Parco archeologico del Colosseo
Per saperne di più: https://bit.ly/3QVcAj3
