Nel 2020, in piena pandemia, la produttività del lavoro è aumentata dell’1,3% “in un solo anno”, come risultato di un calo delle ore lavorate più intenso di quello del valore aggiunto (rispettivamente -13% e -11,8%). La dinamica positiva della produttività segue un lungo periodo di crescita molto lenta (0,5% in media negli anni 2014-2020). Lo certifica l’Istat nel suo report sulle misure della produttività. Ma ecco il report dell’Istat: “Nel 2020 il valore aggiunto dei settori produttori di beni e servizi di mercato registra una forte variazione negativa in termini di volume. La produttività del lavoro (valore aggiunto per ora lavorata) aumenta dell’1,3% in un solo anno, a fronte di una crescita media dello 0,9% tra il 2009 e il 2014, per effetto di un calo delle ore lavorate maggiore al calo del valore aggiunto, mentre per quella del capitale (rapporto tra valore aggiunto e input di capitale) il calo è a doppia cifra, pari all’11,2%. Alla diminuzione del valore aggiunto contribuisce il calo della produttività totale dei fattori – che riflette progresso tecnico, cambiamenti nella conoscenza, variazioni nell’efficienza dei processi produttivi – scesa del 2,7% dopo alcuni anni di lento recupero”.