Politica

Fondazione Marisa Bellisario, Mattarella incontra le “Mele d’oro”, e a Lella Golfo: “Grazie per la vostra testimonianza”

Uscendo dal Palazzo del Quirinale Lella Golfo è raggiante. “Sono quasi 600 – dice-le donne che nel corso degli ultimi 33 anni hanno ricevuto quello che è diventato l’Oscar delle donne. Migliaia di manager, imprenditrici, professioniste, ricercatrici, giornaliste, attrici, stiliste e persino un’astronauta: un serbatoio femminile di energie e idee che l’Italia e il mondo possono e devono valorizzare per una crescita sostenibile. E il riconoscimento, la “Mela d’Oro” -ricorda ancora Lella Golfo- premia le donne che si sono distinte nella professione, nel management, nella scienza, nell’economia, nel sociale, nella cultura e nell’informazione, nello spettacolo e nello sport, sia a livello nazionale che internazionale”.
In realtà il #PremioBellisario è ormai parte integrante della vita, della cultura e della tradizione del nostro Paese. Un riconoscimento al talento delle donne, un contributo alla crescita sociale dell’Italia e alla lotta contro la disparità di genere. Bene, per tutte loro il Presidente Mattarella ha parole di stima e di ammirazione. “È un piacere incontrarvi -esordisce il Capo dello Stato- e accogliere qui questo ampio arco di premiate, destinatarie di riconoscimenti in tanti settori così articolati della nostra società”. Poi il grazie più convinto alla fondatrice e Presidente del Premio Bellisario, Lella Golfo, che alla Fondazione ha dedicato tutta la sua vita: “Vorrei dire alla Presidente Lella Golfo – aggiunge il Presidente Mattarella-che queste quasi seicento Mele d’Oro nell’arco di trentatré anni sono non soltanto una bella storia, ma esprimono da un lato, più che una rivendicazione di autentica condizione di parità, la consapevolezza che un’effettiva parità donna-uomo fa crescere il nostro Paese, provoca, produce, determina una crescita sociale, economica, di vita del nostro Paese”. D’altra parte, queste 585 Mele d’Oro – riconosce il Capo dello Stato- sottolineano come sia stata, e sia in corso, una forte crescita del ruolo femminile, pur se non mancano ancora disparità e condizioni da rimuovere. Disparità e condizioni da rimuovere che sono emerse in maniera ulteriormente grave per effetto della crisi dopo la pandemia. Il Presidente Mattarella conosce bene la materia e sottolinea come nel dicembre del 2020 l’occupazione femminile era sotto il 49%: “Non c’è dubbio che le conseguenze della crisi provocata dalla pandemia hanno pesato prevalentemente sulle donne più che sugli uomini. Hanno pesato su tutti, ma il costo del ruolo femminile è stato particolarmente alto”. Ed è anche paradossale perché, durante la pandemia, in tutti i fronti più importanti e significativi, anche più esposti e più rischiosi nel contrasto al virus, il ruolo delle donne- precisa ancora il Capo dello Stato- è stato particolarmente alto, particolarmente forte e intenso, anche con tante vittime che non vanno dimenticate. Va sottolineato il contributo della presenza femminile nei tanti luoghi e punti di contrasto e di efficacia di contrasto alla pandemia. Anche per questo motivo, questo incontro- ripete Mattarella- è una bella occasione per sottolineare e ricordare ancora una volta come si tratti di un obiettivo fondamentale della Repubblica l’effettiva parità. La Presidente – dice Mattarella – “ha ricordato poc’anzi il valore del principio di eguaglianza nella Costituzione, che vi è stato collocato, nell’articolo 3, non per una mera enunciazione e neanche per una indicazione semplicemente di valore, ma nella convinzione che l’eguaglianza costituisce una delle condizioni indispensabili per la realizzazione degli obiettivi della Repubblica, cioè per la crescita della nostra società, per la realizzazione degli ideali che la Costituzione pone alla Repubblica, per lo sviluppo sotto ogni profilo, culturale, sociale, economico. Per questo la sottolineatura dell’esigenza di parità non sarà mai sufficientemente ricordata e riaffermata”. Anche per questo – aggiunge il Capo dello Stato- vorrei esprimere a tutte voi la riconoscenza per l’impegno spiegato, che rafforza questa esigenza e questo messaggio che l’Associazione continuamente, da tanto tempo – trentatré anni – pone al nostro Paese, che è far andare avanti soprattutto le condizioni di eguaglianza e la concreta realizzazione di spazi conquistati, auspicando che non vi sia resistenza alla conquista di questi spazi ma che, al contrario, le istituzioni sempre più garantiscano dei percorsi ragionevolmente ampi e percorribili per arrivare a questo obiettivo che è uno dei fondamenti e delle finalità della nostra Costituzione. “Quindi grazie per la vostra testimonianza, per l’impegno realizzato in questi vari settori, in questa così ampia articolazione della nostra società, della vita della nostra Repubblica. Auguri a tutte voi – conclude il Presidente rivolgendosi direttamente a Lella Golfo-e a tutta quella numerosissima serie di donne che voi in realtà rappresentate. Alle tante che si esprimono in tanti ruoli, in tante circostanze, in tante condizioni – anche condizioni difficili – per fornire un contributo e per affermare l’esigenza di parità di condizioni”. Per Lella Golfo e il suo Premio, dunque, ancora un ennesimo riconoscimento istituzionale solenne. Va detto anche: meritato, scontato, anche per via dell’impegno quotidiano che da anni questa ex giornalista d’altri tempi, determinata e cocciuta come solo i calabresi come lei sanno esserlo, ha dato alla Fondazione che oggi porta il nome prestigioso di Marisa Bellisario.

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