Politica

Forza Italia a Congresso, Tajani: “Siamo protagonisti”

 

Molti erano convinti, e forse lo temevamo anche noi, che dopo qualche mese dalla scomparsa di Silvio Berlusconi eravamo destinati alla scomparsa dal palcoscenico nazionale. È successo l’esatto contrario”. Lo ha rivendicato il segretario di Forza Italia Antonio Tajani, aprendo il congresso del partito a Roma. La tenuta di Fi si è verificata “per merito nostro, ma soprattutto del nostro leader che ha avuto la capacità di fare l’esatto contrario di quello che lo accusavano, cioè dopo di me il diluvio… Ha costruito il futuro della sua creazione politica, facendo in modo che tutti noi ci sentissimo parte di un progetto”. E quando si è diffusa la notizia della scomaprsa di Silvio Berlusconi, “tutti sono corsi nelle nostre sedi per dire ‘noi ci siamo, noi ci crediamo, noi vogliamo che Fi sia ancora una grande forza politica protagonista’”.

“Non è facile. Ti senti come un giocatore della squadra di Maradona che deve fare la finale di Champion’s ma Maradona non c’è più. E tu hai una sola possibilità, chiedere aiuto a tutta la squadra e alla curva perché ti sostenga. Voi siete la squadra, Berlusconi era Maradona”, ha aggiunto Tajani nel suo intervento al Congresso di Fi, sottolineando: “Nonostante i capelli bianchi, questo è il discorso più difficile e importante della mia vita”. “Il governo – ha poi proseguito Tajani nella relazione al congresso degli azzurri.- sta lavorando bene per far ripartire il Paese, lo abbiamo sostenuto, lo sosteniamo e lo sosterremo lealmente: non c’è nessuna crisi nel centrodestra, lo dico a tutti i nostri avversari politici, andremo avanti fino alla fine della legislatura”.  “Ma – ha chiosato – non siamo uguali, siamo forze diverse, e se oggi il centrodestra è al governo dobbiamo dire grazie al nostro Maradona”, ovvero a Silvio Berlusconi. Poi il messaggio della Meloni: “Per voi è la prima volta senza Silvio Berlusconi, un uomo straordinario che ha svolto un ruolo fondamentale per l’Italia nel mondo politico e nel mondo produttivo”. Così, in un videomessaggio, la premier, Giorgia Meloni.
“C’era chi diceva – ha continuato – che dopo Berlusconi FI sarebbe finita ma noi sapevamo che era una previsione sbagliata, non c’è giorno in cui non legga sui giornali che la maggioranza è spaccata ma non solo stiamo lavorando bene ma con velocità e concretezza. Il centrodestra non è un’aggregazione che sta insieme per il potere o per impedire agli altri di andare al governo. Noi stiamo insieme per scelta e le nostre diversità ci rendono più forti”.
“Il centrodestra – ha poi evidenziato la premier – tra poche settimane festeggerà i primi 30 anni di storia, nel 1994 grazie al centrodestra gli italiani hanno conosciuto la democrazia dell’alternanza. In questi 30 anni abbiamo combattuto tante battaglie, alcune vinte, altre perse, ma tutto questo ci ha dato più forza e la ‘cassetta degli attrezzi’ per affrontare il lavoro di oggi, e riuscire ad arrivare alla madre di tutte le riforme”, vale a dire il premierato, , “per dare più stabilità con un governo eletto dai cittadini, che può essere rispettato e riconosciuto all’estero”.
“Avevo promesso che avrei fatto di tutto per esserci ma stavolta è stato impossibile. Antonio sa bene quanto sia difficile per noi conciliare tutto. Ma non potevo mancare con un mio saluto al Congresso di FI, il momento per eccellenza nel quale i delegati scelgono una linea politica e posso immaginare quanto sia importante per voi questo momento, il primo Congresso senza Silvio Berlusconi”, ha proseguito Meloni.

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