Esteri

Gaza, vittime tra i civili. Nuove violazioni della tregua. A Gaza distrutto o danneggiato l’81% delle strutture

 

L’Idf fa sapere e conferma di aver ucciso “diversi terroristi che avevano attraversato la Linea Gialla, che delimita il ritiro dell’esercito, e si erano avvicinati alle truppe” nella Striscia di Gaza meridionale nelle prime ore di questa mattina. I palestinesi avevano “rappresentato una minaccia immediata” per le forze di stanza nella zona, afferma l’esercito, aggiungendo che poco dopo essere stati individuati, l’aeronautica militare israeliana li ha colpiti e uccisi “per rimuovere la minaccia”. L’Idf afferma di rimanere dispiegata a Gaza “in conformità con l’accordo di cessate il fuoco”  e che continuerà “a operare per rimuovere qualsiasi minaccia immediata”.  Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha messo in guardia contro le violazioni del cessate il fuoco a Gaza, che ha posto fine a due anni di devastante guerra nei territori palestinesi. Rivolgendosi ai giornalisti a margine del Secondo Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale a Doha, Guterres ha dichiarato di essere “profondamente preoccupato per le continue violazioni del cessate il fuoco a Gaza. Devono cessare e tutte le parti devono rispettare le decisioni della prima fase dell’accordo di pace”. Intanto, a proposito di rispetto dell’accordo di tregua Hamas avrebbe iniziato ad accettare l’idea di consegnare le sue armi pesanti come parte dell’accordo sul cessate il fuoco. Lo ha detto al quotidiano saudita Asharq Al-Awsat l’imprenditore palestinese-americano Bishara Bahbah, che ha contribuito a mediare con Hamas per il cessate il fuoco a Gaza. Secondo il mediatore, Washington avrebbe anche iniziato a mostrare la volontà di accettare l’idea che Hamas ceda solo le sue armi pesanti, nell’ambito del concetto più ampio di disarmo del gruppo che appare nel piano della Casa Bianca per porre fine alla guerra di Gaza. Bahbab sottolinea di aver parlato con alti funzionari statunitensi, che avrebbero affermato che esiste la possibilità che ad Hamas venga consentito di conservare armi leggere “per autodifesa”. Infine va detto, secondo un report delle Nazioni Unite, secondo i dati del suo Centro Satellitare che  circa l’81% di tutte le strutture nella Striscia di Gaza e’ danneggiato. Il nord di Gaza, secondo l’Onu, ha registrato l’aumento maggiore dei danni dal luglio 2025, con quasi 5.700 nuove strutture colpite. In totale, si legge, oltre 123.000 edifici in tutta la Striscia sono stati classificati come distrutti, altri 50 mila gravemente o moderatamente danneggiati, e 24 mila potenzialmente danneggiati. Sono quasi 200 mila strutture in tutto.

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