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Gli Houthi continuano i loro attacchi nel Mar Rosso

Gli Houthi continuano i loro attacchi nel Mar Rosso

di Giuliano Longo

 

Una nave cisterna norvegese è stata colpita una seconda volta lunedì 11 dicembre nel Mar Rosso dai ribelli Houthi, utilizzando un drone, vicino allo stretto di Bab El-Mandeb. La prima volta che la nave è stata colpita è stata domenica da un missile da crociera.

 

Il primo attacco è stato segnalato dall’ufficio UK Marine Trade Operations (UKMTO) ed è avvenuto alla mezzanotte, ora locale, nelle vicinanze dello stretto di Bab El Mandeb, a circa 15 miglia nautiche a ovest del porto di Mocha, nello Yemen.

 

Domenica la fregata francese FREMM Languedoc ha distrutto due droni puntati sulla nave da guerra e lunedì ha abbattuto un altro drone apparentemente mirato alla petroliera norvegese. La Linguedoc ha anche bloccato una squadra d’assalto Houthi che cercava di dirottare la nave norvegese. La nave da guerra francese collabora con il Comando Centrale degli Stati Uniti nel Golfo Persico e nel Mar Rosso.

 

Abbattere i droni Houth è costoso. La fregata francese ha lanciato missili Astra 15 che hanno abbattuto i tre droni, al costo di 2 milioni di dollari per missile. La USS Carney ha distrutto a ottobre  tre “missili da attacco terrestre” Houthi utilizzando missili SM-2 che costano circa 2,1 milioni ciascuno.

 

La petroliera, la MK Strinda, trasportava biocarburante (probabilmente olio di palma), non olio combustibile, ed era diretta al Canale di Suez partendo dalla Malesia. Secondo quanto riferito, l’equipaggio della Strinda è salvo, ma la nave è stata avvolta dalle fiamme, mentre gli Houthi si sono assunti la piena responsabilità dell’attacco, sostenendo che la petroliera fosse diretta in Israele, mentre in realtà era in transito verso l’Italia.

 

La USS Mason ha risposto alla chiamata di soccorso della Strinda e secondo l’emittente Al-Arabiya, la nave “era stata provvisoriamente noleggiata per un carico in partenza dal porto israeliano di Ashdod per il gennaio 2024”.

 

Lo Stretto e il Mar Rosso sono rotte marittime internazionali. Gli attacchi Houthi violano la legge del mare perché attaccare navi mercantili è un atto di guerra, ma gli Houthi hanno anche lanciato missili da crociera, missili balistici contro Israele che è riuscito a distruggere i missili balistici forniti dall’Iran.

 

Tuttavia la situazione continua a peggiorare nel Mar Rosso. Israele ritiene che l’operazione Houthi sia un tentativo di bloccare Israele come nel 1956 e nel 1967, quando l’Egitto bloccò lo Stretto di Tiran che collega il Golfo di Aqaba e il Mar Rosso. Quei blocchi hanno impedito a Israele di ottenere petrolio dall’Iran, allora sotto lo Scià e Israele dichiarò che le azioni dell’Egitto erano un atto di guerra.

 

Sebbene gli Stati Uniti e la Francia siano disposti a cercare di prevenire gli attacchi degli Houthi alle spedizioni internazionali, nessuno dei due ha intrapreso ritorsioni contro i siti di lancio o le installazioni militari degli attaccanti.

 

Ma l’ultimo attacco alla nave da guerra francese cambia le carte in tavola. Sebbene ci siano stati altri attacchi che prendevano di mira, senza successo, la USS Carney e la USS Mason, gli Stati Uniti affermarono che gli obiettivi erano ambigui, non così è stato per il tentativo diretto di colpire la fregata francese Languedoc.

 

Secondo quanto riferito, l’Arabia Saudita teme che qualsiasi ritorsione contro gli Houthi possa portare a una ripresa dei loro attacchi contro il Regno. Gli Stati Uniti hanno anche cercato di calmare le tensioni regionali e di non provocare uno scontro diretto con l’Iran. Ma nel frattempo Teheran sta sponsorizzando attacchi di miliziani alleati contro le basi statunitensi in Iraq e Siria, inoltre è stata attaccata con e acon mortai e razzi l’ambasciata americana a Baghdad.

 

Sebbene gli attacchi degli Houthi non siano ancora diventati pericolosi lo potrebbero diventare, mentre l’attacco alla Linguedoc potrebbe determinare un cambiamento politico di strategia da parte di Washington.

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