La guerra di Putin

Gli ucraini avanzano a sud, ma a nord sono in difficoltà, colpita da un drone Kurks sede di una centrale nucleare

Due droni ucraini hanno attaccato la città di Kurchatov nella regione russa di Kursk, un edificio amministrativo e un edificio residenziale sono stati danneggiati, ha detto il governatore regionale Roman Starovoit. La centrale nucleare di Kursk si trova a Kurchatov a 70 chilometri dal confine con l’Ucraina. Per quanto riguarda il fronte dopo settimane di tentativi infruttuosi e costosi in termini di uomini e mezzi, le forze ucraine sono riuscite a conseguire progressi parziali nei territori occupati della regione di Zaporizhzhia, avvicinandosi alla prima delle tre linee fortificate nemiche.

Lo riporta l’emittente televisiva “Cnn”, secondo la quale le forze di Kiev sono riuscite a conquistare il piccolo villaggio di Robotyne, che da circa tre mesi frenava l’offensiva ucraino. L’obiettivo è quello di troncare il corridoio terrestre che collega la Russia alla penisola di Crimea attraverso i territori occupati dell’Ucraina sud-orientale.

Nel corso della operazione i militari ucraini  in un paio di punti avrebbero anche superato la prima linea di fortificazioni russe in direzione dei centri abitati di Verbove e Novopropivka, che sbarrano la strada verso la cittadina di Tokmak e la città di Melitopol. Campi minati, fortificazioni e il costante martellamento  di droni e artiglieria   continuano a causare perdite ingenti alle forze ucraine.

Della situazione ne avrebbe discusso con Zelensky il comandante in capo delle forze armate ucraine Zaluzhny per il quale  le forze disponibili non sarebbero sufficienti per sfondare le difese russe e difficilmente sarebbe  possibile prendere Tokmak, obiettivo inderogabile annunciato dallo stesso Presidente. Quindi ha proposto di concentrarsi sulla testa della linea Rabotiny-Verbovoye prima dell’inizio delle piogge autunnali, in attesa della nuova mobilitazione che formerà altre brigate e sarà disponibile tutto equipaggiamento militare promesso dall’Occidente. Solo allora, sarà possibile puntare su Tokmak .

Tuttavia i russi negano ancora sia stata occupata completamente Rabotyne o almeno le sua alture circostanti, nonostante l’innegabile risultato di Verbove.

Situazione completamente diversa a nord  in direzione di Kupyansk dove sono i russi ad avanzare mentre l’esercito ucraino è impegnato in strenue operazioni difensive. Anche se l’andamento del conflitto in questa parte del fronte non trova rilievo sui media occidentali, è evidente che Kupyansk risulta cruciale per il Cremlino che intende farne una testa di ponte. 

Dietro questo l’assalto pianificato c’è ben più della città da cui transita un crocevia ferroviario fondamentale in grado di collegare la Russia alle oblast ucraine di Kharkiv, Donetsk e Lugansk. Il  progetto del Cremlino è quello di espugnare la regione di Kharkiv partendo proprio da Kupyansk che i russi avevano già occupato nei primi sei mesi di guerra, sino a quando l’offensiva ucraina di settembre li aveva relegati in otto villaggi dell’oblast che son ancora sotto il loro controllo. La Tappa successiva sarebbe l’accerchiamento di Kharkiv, 1,5 milioni di abitanti, continuamente bombardata e distrutta per un terzo, che dista 500 chilometri da Kiev.

GiElle  

aggiornamento la Guerra di Putin ore 10.47

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