Economia e Lavoro

  Governo-Sindacati, dopo la strage alla Centrale di Suviana, nuovo incontro sulla sicurezza sul lavoro

 

di Wladymiro Wysocki

Tutta la giornata di mercoledì 10 le operazioni dei soccorsi nella centrale di Suviana a Bargi, sono state sospese per mettere in sicurezza la zona dell’incidente stabilizzando le condizioni critiche idrauliche.

Nei locali continuava ad affluire l’acqua e i vigili del fuoco non capivano l’origine della falla e pertanto era necessario un intervento di messa in sicurezza.

Nel corso del pomeriggio il Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha fatto visita alla comunità e alla centrale Enel per constatare l’immane tragedia che ha investito i lavoratori e per portare di persona il cordoglio alle famiglie e il ringraziamento a tutte le squadre dei soccorritori impegnate in queste ore senza sosta.

Stabilizzata la situazione idraulica, anche con l’ausilio di idrovore per svuotare i locali allagati, e ripristinate le condizioni di sicurezza necessarie sono state immediatamente riprese le operazioni di salvataggio.

Purtroppo le ore che separano l’evento dal ritrovamento dei dispersi sono molte e le speranze di trovare persone in vita si stanno inesorabilmente assottigliando.

Tutto questo non ha lasciato spazio a nessun cedimento nei soccorritori che per tutta la notte hanno continuato a lavorare e a lottare in una corsa contro il tempo perché in queste situazioni ogni minuto è prezioso e decisivo.

Intanto si sono aperte le indagini e si sta indagando per disastro e omicidio colposo, almeno questi sono i reati ipotizzati nel fascicolo della Procura di Bologna.

Il caso è oggetto del Procuratore capo Giuseppe Amato e del pm Flavio Lazzarini.

In questo drammatico quadro, nella mattina del 10 aprile presso la Sala D’Antona del Ministero del Lavoro in Via Flavia 6, le parti sociali maggiormente rappresentative sono state nuovamente convocate prima della discussione parlamentare degli emendamenti relativi al decreto-legge 19/2024, nel quale oltre le misure del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) contiene le misure e gli strumenti per contrastare l’emergenza nazionale della sicurezza sul lavoro.

Ormai la materia è in dirittura di arrivo e i tempi ristretti mettono apprensione al Ministero per definire il prima possibile una legge che possa da subito essere operativa.

Anche sulla base di proposte delle organizzazioni sindacali e datoriali è prevista una riscrittura del Codice degli Appalti andando a correggere l’ormai ostica problematica dei subappalti e con l’occasione dirigere questa normazione anche per gli appalti privati.

Ovviamente il tema caldo e ormai improrogabile è la patente a crediti che dal 1° di ottobre deve essere lo strumento di qualificazione e autorizzazione per il comparto dell’edilizia indispensabile per poter esercitare l’attività, sia nel pubblico che nel privato.

Diversi sono gli aspetti tecnici previsti nel decreto-legge 19/2024 che andranno a modificare anche il D. Lgs. n. 81/08 e s.m.i., il Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, quale un allegato aggiuntivo che andrà ad elencare gli aspetti sanzionatori previsti per la decurtazione dei punti dalla patente così come la definizione della relativa multa.

Si è voluto precisare la definizione dei crediti facendo un distinguo tra piccolissime, piccole e medie imprese dalle grandi che sarà oggetto di un decreto ministeriale del quale successivamente si andrà a sviluppare.

Non sarà un aspetto normativo definitivo ma in continua evoluzione e non potrebbe essere diversamente data la complessità e delicatezza della materia, oltre al fatto che si sta impiantando un qualcosa di totalmente nuovo.

Si conferma la volontà di estendere il concetto della patente a crediti anche per gli altri settori.

La patente a crediti deve essere considerata come uno strumento fondamentale che da subito mette in evidenza la qualità e qualifica di una impresa non solo per gli addetti ai lavori ma anche per le committenze private che, senza una specifica preparazione tecnica, possano in un primo impatto riconoscere quale impresa sia maggiormente virtuosa.

Quindi uno strumento dalle ripercussioni decisamente più vaste se pensiamo anche al peso che possa avere in una decisione tra imprese alla presentazione dei preventivi.

Anche sull’aspetto sanzionatorio si è definita la somma minima sia di 6 mila euro in caso di difformità fino al 10% del valore dell’appalto, ovviamente sempre considerando il rispettivo decurtamento dei crediti dalla patente.

La patente, sulla base della documentazione da produrre e possedere sempre aggiornata, si richiederà telematicamente sulla base di una autocertificazione veritiera da parte del datore di lavoro.

Questo implica una serie di responsabilità penali da parte del datore di lavoro in caso di falso a seguito di ispezione, accertamento o in casi di indagini per incidenti e malattie professionali.

Si avrà l’immediata sospensione dell’attività con sottrazione della patente in caso di falso, caso identico nel momento in cui si dovessero riscontrare imprese che operino senza la richiesta della patente a crediti.

Stessa sottrazione fino a un massimo di dodici mesi è consentita da parte dell’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) a fini cautelativi in casi di accertamenti.

Tantissime quindi le novità aggiornate al decreto-legge che già da oggi passa in sede parlamentare per le discussioni e votazioni, quindi a breve avremo i primi testi sui quali poter fare analisi più precise e capire effettivamente come andrà a svilupparsi nel concreto questo nuovo strumento.

Nel mentre le operazioni di recupero continuano incessantemente.

Buio, macerie, rottami annerite dal fuoco, squarci di pareti in cemento armato come fossero carta, questa è la situazione difficile nella quale i soccorritori stanchi ma determinati hanno lavorato per tutta la notte e continuano ad operare.

Parlare adesso di cause non ha forse pienamente senso, tutti gli sforzi sono concentrati al recupero dei quattro dispersi e non vogliamo nemmeno lontanamente pensare di aggiornare il drammatico conto delle vittime.

Ci piace sperare che in quel buco nero, nelle profondità della centrale ci siano ancora quattro vite da portare in salvo e che possano riabbracciare i loro cari in attesa nelle tende allestite nella centrale.

*Esperto di sicurezza sul lavoro

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