Economia e Lavoro

Il grande buco del Superbonus. Nei cassetti di Agenzia delle Entrate 142 mld di crediti ceduti

 

“Nei cassetti dell’Agenzia delle Entrate ci sono ad oggi 142 miliardi di crediti ceduti, non tutti utilizzati. Di questi, 12 sono frodi. Ne rimangono 130: ad oggi ne sono stati portati in compensazione 21. Ne rimangono 109 da portare in compensazione. Questi 109 aumentano di 3,5 miliardi al mese”, fa il punto il sottosegretario all’economia Federico Freni.

“Erano previsti 36 miliardi di spesa e considerando il complesso dei bonus edilizi introdotti dal governo Conte due siamo a oltre 140 miliardi, senza contare le molte irregolarità che sono state trovate”, rincara la dose il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari (FdI). A preoccupare è soprattutto l’impatto che questo macigno rischia di avere sui conti pubblici. Con “un conto da pagare di 109 miliardi”, “la cassa si è aggravata moltissimo, e anche il deficit”, avverte il sottosegretario leghista. Ma a preoccupare sono anche altri numeri. A fronte di 30 miliardi di crediti fiscali incagliati (stima fornita dal Governo in sede parlamentare), l’Ance stima un numero di interventi in difficoltà per via del blocco delle cessioni pari a quasi 95 mila (57.000 unifamiliari e 38.000 condomini), con il coinvolgimento di – e sono stime prudenziali – 320mila nuclei famigliari (per 752mila persone) e 33mila imprese di costruzioni in tutta Italia. Numeri che tengono in considerazione il fatto che i condomini stanno aumentando la loro incidenza sul complesso degli interventi, spiega l’Ance.

E proprio il problema dei condomini è ora l’oggetto di un pressing per prorogare la scadenza di fine anno per quelli che possono ancora usufruire dell’incentivo pieno. Tra le richieste per modificare la norma arrivate sul tavolo del Mef c’è l’ipotesi è di prorogare il 110% oltre il 2023 per chi ha uno stato di avanzamento almeno al 60% o con una percentuale comunque avanzata. La proroga potrebbe essere inizialmente per un trimestre. Mentre per le villette non sarebbe allo studio altri slittamenti, oltre a quello al 31 dicembre previsto dal dl Asset.

 

Superbonus, Conte contro Giorgetti: “‘Mal di pancia’ viene a noi, Governo un disastro”

“Ecco i numeri del disastro prodotto dall’incapacità del Governo Meloni. Dopo quasi un anno aumenta la benzina, aumenta la disoccupazione, aumenta il costo dei mutui, il carovita morde e cala il Pil. Gli sbarchi di migranti – che dicevano di voler fermare – sono più che raddoppiati. E il Governo che fa? Non ricordiamo una misura concreta a favore degli italiani, delle imprese, dell’occupazione. E allora meglio gettare fango sul passato e sul Superbonus, così magari qualche cittadino in buona fede ci casca”. Giuseppe Conte, presidente M5S, lo scrive su Facebook. “Il Superbonus è una misura che, dati alla mano, ha creato 1 milione di posti di lavoro, un rientro di gettito fiscale per le casse dello Stato e un impatto sulla crescita del Pil che ha fatto scendere il debito pubblico di 10 punti in due anni”, argomenta Conte, “dire che è solo un costo sulle spalle dei cittadini è una menzogna e fa capire quanto il Governo Meloni sia del tutto impreparato ad affrontare il tema degli investimenti. Seguono le vecchie e superate logiche dei tagli e dell’austerità. Ma senza investimenti un’economia e un Paese muoiono. Non c’è futuro”. Oggi, prosegue il leader M5S, “lo chiamano ‘buco’ ma dall’opposizione Fratelli d’Italia chiedeva di estendere e prorogare il Superbonus. La Lega nel 2022 sottolineava che il Superbonus ‘ha creato lavoro per imprese, artigiani e operai e valore per le famiglie’. Oggi scopriamo che gli stessi Ministri di Governo e le stesse forze politiche che lo difendevano a gran voce hanno il ‘mal di pancia’ solo a parlare di Superbonus. Non fatevi fregare da queste tattiche da vecchia politica. Il ‘mal di pancia’ qui lo abbiamo noi. Grazie a quel rilancio dell’edilizia – che era in ginocchio dopo l’esplosione della pandemia – abbiamo rialzato il Paese e l’Italia era tornata a correre. Ora questi incapaci stanno facendo a pezzi quella crescita, lasciando indietro le famiglie in difficoltà, il ceto medio, i lavoratori”. Conclude Conte: “smettano di prendere in giro gli italiani e si mettano seriamente a lavorare. Gli italiani li hanno votati non per continuare a fare propaganda ma per portare soluzioni. Il tempo degli slogan è scaduto”.

Related posts

Confcommercio: “Urgente il ripristino dei crediti d’imposta e l’azzeramento degli oneri di sistema”

Redazione Ore 12

C’è più reddito disponibile

Redazione Ore 12

Saldi, Confesercenti: “Pesa l’ombra di Omicron e la bulimia delle promozioni natalizie”

Redazione Ore 12