La guerra di Putin

Il procuratore di Kiev all’Ue: “Indagare subito sui crimini guerra commessi dai russi”

 

 

“Abbiamo ogni giorno più incriminazioni e più potenziali criminali di guerra russi, ma la loro piena responsabilità potrebbe essere raggiunta solo con l’uso di meccanismi complementari per il bene della giustizia”, ed è “la Corte penale internazionale” a essere “una delle più importanti per le indagini e il perseguimento del crimine di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità”. Questo organismo andrebbe accompagnato dalla istituzione di un “Tribunale speciale per il crimine di aggressione per punire i più alti vertici politici e militari dello Stato aggressore”. Così il procuratore generale dell’Ucraina, Andriy Kostin, durante un punto stampa a Bruxelles con il commissario Ue alla Giustizia, Didier Reynders. “Trattandosi di un crimine internazionale primario, dovrebbe essere punito non solo chi ha istigato e commesso il crimine di aggressione, ma anche per dissuadere qualsiasi potenziale futuro aggressore in qualsiasi parte del mondo” ha sottolineato Kostin, concludendo “che non ci sarebbero stati 67mila episodi di crimini di guerra commessi se l’atto di aggressione non fosse stato commesso il 24 febbraio 2022″. La situazione in Ucraina e la “sovranità strategica dell’Unione europea” sono due dei temi al centro dell’agenda del ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani alla 59esima Conferenza sulla sicurezza di Monaco (Msc), a cui parteciperà domani e domenica (la premier Meloni sarà assente per motivi di salute). Lo si apprende da una nota della Farnesina. Nel comunicato si legge: “Domattina, a margine dei lavori, Tajani, che è anche vicepresidente del Consiglio dei ministri, parteciperà a una riunione dei ministri degli Esteri del G7, la prima organizzata dalla presidenza giapponese, che si occuperà principalmente della situazione in Ucraina”.

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