Uomini della Gendarmeria vaticana e le Guardie svizzere hanno diretto l’afflusso dei fedeli. Distribuiti inoltre libretti della messa e copie dell’Osservatore romano, listato a lutto, interamente dedicato al pontificato di Ratzinger, il successore di Giovanni Paolo II dal 2005 e dimessosi nel 2013. La pioggia caduta nella notte ha costretto i partecipanti alla messa ad asciugare le sedie con fazzolettini di carta mentre l’umidità avvolgeva con la nebbia la piazza e la facciata della Basilica, sotto cui era allestito il palco papale, circondato da quattro maxischermi che hanno permesso a chi era più lontano di assistere al rito religioso. Prima delle 7.30 già una lunga fila di pellegrini si è formata a Porta Angelica, in piazza Sant’Anna, uno dei punti di accesso a piazza san Pietro per i funerali solenni di Benedetto XVI. Alle esequie, secondo il calcoli di Gendarmeria Vaticana e Questura di Roma,oltre 50mila persone. Militari dell’Esercito italiano hanno controllato borse e zaini e sequestrato. Per motivi di sicurezza, bottiglie di plastica, oggetti metallici e appuntiti come ombrelli o bandiere. Blindati della Polizia e della Guardia di Finanza, con uomini e mezzi di Carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia di Roma capitale e altri corpi ausiliari sono stati dispiegati nell’area circostante la piazza del rito. La Protezione civile, come spiegano alcuni operatori all’agenzia di stampa Dire, ha eseguito dei “blocchi di prefiltraggio” allestiti anche in piazza del Sant’Uffizio e in via della Conciliazione, alla distanza di 3 metri circa l’uno dall’altro in modo da poter “gestire eventuali situazioni e interventi di sicurezza più agilmente”. Ai lati delle file di fedeli, accorsi ben prima delle 6 per assicurarsi un posto alle esequie del Papa emerito, anche ambulanze e presidi medici avanzati. Una volta raggiunto il colonnato, per accedere alla piazza era necessario passare gli scanner del metal detector. Per raggiungere San Pietro mobilitata anche Atac che ha potenziato il servizio di trasporto con 25 treni aggiuntivi della metropolitana e numerose corse bus. Allestita, sempre per ragioni di sicurezza, una “zona rossa” con accessi ai soli pedoni.
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