Economia e Lavoro

  Inflazione, il rallentamento ci costerà comunque 283,50 euro l’anno. I calcoli di Federconsumatori

 

L’inflazione ad aprile rallenta, attestandosi al +0,9% si base annua. Una decelerazione determinata principalmente dal calo dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-13,9% dal -10,3%) e dei servizi relativi ai trasporti (che dal +4,5% passano al +2,9%). Secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, con l’inflazione a questi livelli, le ricadute per una famiglia media ammontano a +283,50 euro annui. Ricadute che continueranno a colpire il potere di acquisto delle famiglie, specialmente quelle a basso reddito, incidendo sulle loro scelte di consumo. Secondo le nostre rilevazioni, i sacrifici e le rinunce che le famiglie sono costrette a compiere non accennano a diminuire. Anzi, in vista della pausa estiva, aumenteranno, specialmente in relazione alle vacanze e ai servizi turistici, che sempre meno famiglie quest’anno si potranno permettere.

Le rinunce non mancano anche in campo alimentare, dove il consumo di carne e pesce si è ridotto di oltre il -16%; si registra, inoltre, un ricorso sempre più massiccio a discount, offerte e prodotti “last minute”. È necessario, in questa fase, che il Governo adotti provvedimenti determinati e incisivi, che siano in grado di sostenere efficacemente la domanda interna, con un’attenzione particolare alle famiglie che si trovano in maggiore difficoltà, attraverso:

  • La creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica.
  • Una riforma delle aliquote Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe alle famiglie, secondo le nostre stime, di risparmiare oltre 531,57 euro annui); provvedimento che deve essere accompagnato da attenti controlli per sanzionare eventuali speculazioni.
  • Azioni di contrasto alle disuguaglianze, che passino per il rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni, la resa strutturale del taglio del cuneo fiscale e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi e non ad agevolare quelli più elevati.

Le risorse per finanziare tali operazioni possono essere reperite da una intensificazione della lotta all’evasione e all’elusione fiscale, nonché da una adeguata tassazione degli extraprofitti e dall’aumento della tassazione sulle transazioni finanziarie.

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