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Intitolata a Marco Gardenghi la sala riunioni della Fnsi

La cerimonia mercoledì 29 gennaio 2025 nella sede di via delle Botteghe Oscure, a Roma, alla presenza della figlia Elisabetta. «Un uomo leale, che si è sempre occupato dei colleghi, che non si è mai sottratto alla mischia», ha ricordato la segretaria generale Alessandra Costante.

 

È stata intitolata al collega Marco Gardenghi, scomparso a dicembre 2023 a Ferrara dopo una lunga malattia, la sala riunioni della Fnsi. Alla presenza della figlia Elisabetta, mercoledì 29 gennaio 2025, la segretaria generale Alessandra Costante ha ricordato il Gardenghi amico e il sindacalista. «Marco è stato una parte importante della storia recente di questo sindacato. Era un uomo leale, che si è sempre occupato dei colleghi, che non si è mai sottratto alla mischia. Era una persona su cui potevi contare. Aveva tanta passione e tanto amore per la professione e la categoria».

Costante ha poi letto un messaggio di Marcello Zinola (che riportiamo anche in fondo), già segretario dell’Assostampa Ligure, che con Gardenghi ha condiviso battaglie sindacali e ruoli di responsabilità in Fnsi. Presenti alla cerimonia, con i rappresentanti della Giunta esecutiva della Federazione della Stampa, anche i colleghi dell’Associazione Stampa Ferrara, Raffaele Lorusso, già segretario della Fnsi, Paolo Maria Amadasi, presidente Aser, Marco Baruffi, già presidente dell’Assostampa umbra, il presidente e il vice presidente dell’Inpgi, Roberto Ginex e Mattia Motta e Patrizia Pennella, coordinatrice del Consiglio di indirizzo generale dell’Istituto.

«Questa attestazione di stima nei confronti di papà è molto importante», ha detto Elisabetta Gardenghi. «Il sindacato era la sua missione, aiutava sempre tutti e, nonostante il suo carattere un po’ burbero, c’era sempre. E c’è sempre stato anche per mamma e per me».

Classe 1954, per anni in prima linea nel sindacato dei giornalisti, Gardenghi ha lavorato al Resto del Carlino, prima nella sede centrale del quotidiano, a Bologna, poi a Ferrara, la sua città, occupandosi di politica, di musica e di sport, rugby soprattutto. Grande appassionato di jazz, l’altra sua grande passione era il sindacato al quale ha dedicato la vita. Tra i massimi esperti in Italia di tutti i contratti giornalistici e di previdenza, è stato nel Cdr del Carlino, presidente dell’Associazione stampa Emilia-Romagna e più volte componente della Giunta esecutiva della Fnsi, consigliere nazionale dell’Inpgi e fiduciario per l’Istituto in Emilia-Romagna, presidente del gruppo regionale dei giornalisti pensionati e componente del direttivo nazionale dell’Ungp.

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