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Israel Katz: “Se Teheran ci attacca direttamente, attaccheremo l’Iran”

“Se l’Iran ci attaccherà direttamente, noi attaccheremo l’Iran. E se saranno le milizie alleate dell’Iran a farlo, come rappresaglia per la distruzione del consolato a Damasco, attaccheremo anche loro”. A dichiararlo, in un’intervista a ‘La Repubblica’ è il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. “Siamo pronti a ogni scenario. E Hamas non si illuda che il ritiro delle truppe da Gaza Sud significhi la fine della guerra”, prosegue. “Se troviamo un accordo, ci sarà un temporaneo cessate il fuoco quindi l’Idf non entrerà a Rafah. Ma lo farà in futuro, a tempo debito. Hamas pensa che non lo faremo? Si sbaglia”. Quanto all’ipotesi due Stati, due popoli, “nessun leader politico in Israele, non solo Netanyahu, oggi sostiene quell’ipotesi. Dopo il 7 ottobre la nostra opinione pubblica non vuole più che la sicurezza dello Stato ebraico dipenda dai palestinesi. Neanche Hamas ha mai voluto due Stati. Vuole il Califfato islamico”, afferma. L’alternativa sta nel “negoziato diretto con i palestinesi,

“Siamo pronti a ogni scenario. E Hamas non si illuda che il ritiro delle truppe da Gaza Sud significhi la fine della guerra”. Spiega ancora Israel Katz, e fedelissimo di Netanyahu,. “Se troviamo un accordo” sul rilascio degli ostaggi “ci sarà un temporaneo cessate il fuoco quindi l’Idf non entrerà a Rafah. Ma lo farà in futuro, a tempo debito. Hamas pensa che non lo faremo? Si sbaglia”. Dopo l’attacco a Damasco contro i pasdaran l’Iran potrebbe reagire. “Israele non si è preso la responsabilità per l’attacco, ma l’Iran ha annunciato che farà una rappresaglia contro di noi. Non ci spaventa. Non vogliamo la guerra con l’Iran, ma se ci attaccano direttamente, risponderemo – spiega il ministro -. L’Iran è la testa del serpente. Ha fornito a Hezbollah 150 mila missili per distruggerci. L’Europa, gli Stati Uniti, l’Onu devono fermare l’Iran ed evitare che si doti dell’arma atomica. L’Occidente sta facendo un grande errore. Deve sanzionare economicamente Teheran e far sentire la pressione. Altrimenti l’Iran diventerà un’altra Nord Corea”. Israele non ha un piano per il dopo Gaza. “Gli israeliani non vogliono stare a Gaza. Sarà la comunità internazionale a prendersi la responsabilità della Striscia, una volta sconfitta Hamas. Ma chiunque verrà ad amministrare Gaza deve lasciare a Israele la possibilità di intervenire sul tema della sicurezza, lasciarci entrare nel caso dovessimo vedere nuove organizzazioni terroristiche”, conclude.

aggiornamento la crisi mediorientale ore 13.55

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