Esteri

Israele-Gaza: il doppio gioco di Putin

di Giuliano Longo

Il tempo è un alleato della Russia nel conflitto ucraino se riuscirà a limitare le perdite nella sua guerra di logoramento, rimanendo militarmente attiva in Ucraina il più a lungo possibile.

Un grande aiuto a Vladimir Putin sarebbe  una diminuzione dell’impegno da parte dei governi europeo e statunitense nel sostenere la guerra o a fornire attrezzature militari all’Ucraina se l’Occidente fosse impegnato anche nella crisi del Medio Oriente.

Preoccupazione manifestata da Zelenskyal vertice Natodei giorni scorsi cui hanno fatto seguito le immancabili rassicurazioni di un sostegno “per tutto il tempo necessario” , che non hanno convinto nemmeno i media e i commentatori di Kiev e forse nemmeno il presidente Ucraino.

La violenta e sanguinaria azione di Hamas di sabato 7 ottobre ha già distratto gli Stati Uniti dal punto di vista diplomatico (e ovviamente tutto il sistema mediatico occidentale)  e il conflitto potrebbe anche dirottare le spedizioni di attrezzature militari verso Israele anziché verso l’Ucraina.

L’entità di questo dipende dalla decisione  di Nethanyau di rioccupare Gaza o meno, anche se  già sono apparse le prime immagini di cargo americani che scaricano munizioni per  lo storico alleato.

Il quadro diplomatico della Russia nei confronti del conflitto Israele-Hamas non è chiaropoiché Mosca è stata storicamente amichevole nei confronti di Israele  e oggi attenua ogni critica alla sua immancabile reazione.

Ma la Russia recentemente ha stretto rapporti più solidi, anche sotto il profilo militare,  con l’Iran acquistando attrezzature militari che probabilmente in parte, sono le stesse utilizzate da Hamas  per sopraffare il sistema di difesa aerea israelianoIron Domeanche con apparecchiature di interferenza elettronica utilizzate per disattivare i sensori di frontiera e le sentinelle remote.

L’Iran è anche la probabile fonte di tecniche di controspionaggio che hanno consentito ad Hamas di evitare l’attenzione dei  servizi di intelligence israeliani. Ma negli anni,  anche Mosca è stata attiva nella vendita di tecniche di intelligence in tutto il mondo e quindi il controspionaggio iraniano è probabilmente informato su quelle delle tecnologierusse.

Mosca  opera da tempo con una diplomazia multilivello,  riuscendo a mantenere relazioni positive con nazioni concorrenti e persino in guerra anche in Medio Oriente e  continuerà a farlo.

Per capire come la pensa Putin basta analizzare le sue affermazioni alla conferenza annuale sulla sicurezza (il Club di discussione internazionale noto semplicemente come Valdai), dove  ha parlato il 5 ottobre.

Per l’occasione non ha nascosto la sua ambizione di creare un nuovo ordine mondiale fondato su un “approccio basato sulle civiltà” che riconosca le differenze locali e gli interessi comuni dei popoli.

A Putin ha fatto eco l’approccio indiano  che enfatizza l’ambiente fisico, le persone che lo condividono e le  comunità, (posizione  che richiama l’etica dei kibbutz israeliani, fondata sull’uguaglianza, l’identità comune, la lealtà alla comunità e gli sforzi condivisi) con un esplicito rifiuto dell’individualismo occidentale e  un segnale ai paesi in via di sviluppo sulla “vicinanza di intenti” sulla Russia.

Nel suo discorso, Putin ha ripercorso i 20 anni precedenti, descrivendo l’impegno della Russia  per contribuire a risolvere le sfide globali, ma ha denunciato che questo  impegno è stato interpretato  come obbedienza ai desideri e ai sistemi occidentali.

Putin ha inoltre sostenuto che l’umanità oggi  necessita di molteplici fonti di potere e modi di vedere il mondo, piuttosto che seguire tutti i modelli occidentali di sfruttamento economico e dominio ideologico, citando Cina e India come plausibili fonti alternative di potere e visioni del mondo.

Quindi ha giustificato l’invasione dell’Ucraina non come il tentativo di conquistare territorio, ma con l’obiettivo  respingere il controllo euro-atlantico della NATO e dell’UE, che ai tempi della Guerra Fredda veniva definito dall’Occidente “roll back” nei confronti dell’Unione Sovietica.

Inoltre al centro del suo discorso è ri-apparso il concetto di liberazione dal colonialismo e, per quanto riguarda  il Medio Oriente, Putin ha osservato che le potenze della NATO si impegnano selettivamente con le nazioni arabe fornendo  protezione solo coloro che sono obbedienti, senza alcun interesse per i loro valori o tradizioni.

Quindi, anche scorrendo i media russi in questi giorni di guerra a Gaza, risulta che  Putin sostiene sia le rivendicazioni israeliane che quelle palestinesi, mentre invece gli occidentali appoggiano risolutamente solo Israele, generando  le condizioni per un conflitto continuo tra Israele e la Palestina.

Una posizione, quella di Mosca, se non facile, abbastanza comoda che guarda alle  imminenti elezioni presidenziali statunitensi e a un ordine mondiale già messo in allerta a causa di Ucraina, Cina/Taiwan e Serbia/Kosovo e tante altre realtà del Sud del mondo dove ancora dilagano guerre e guerriglie.

La lotta per la successione alla Casa Bianca, un Congresso americano inquieto sugli ulteriori finanziamenti all’Ucraina e la necessità degli Stati Uniti di sostenere Israele in Medio Oriente, le divisioni e le preoccupazioni per la situazione economica dei Paesi Europei e le incertezze che serpeggiano in settori dell’opinione pubblica,  fanno ritenere che, se non prossima, sia inevitabile una soluzione del conflitto ucraino dal quale Zelensky difficilmente uscirà pienamente vincitore. 

Certamente la Russia ne esce indebolita economicamente, ma non isolata a livello mondiale. Significativa la prossima visita di Putin in Cina ed i suoi colloqui con il presidente  Xi, che è ancora in grado, come molti altri Paesi, di svolgere un ruolo di moderazione e mediazione.

Nel disordine mondiale e dallo stravolgimento di antichi equilibri geopolitici nessuno ha da guadagnare, anche se dall’Occidente alcuni insistono nell’affermare  che il mondo “multipolare” facendo finta di non capire che la pax americana seguita, alla caduta dell’URSS, è ormai solo un mito.

aggiornamento l’attacco a Israele ore 14.11

Related posts

Afghanistan, il Presidente Ghani lascerà l’incarico nelle prossime ore

Redazione Ore 12

La Nato dopo il vertice di Vilnius si scopre più compatta. Altra sconfitta per Putin

Redazione Ore 12

Canarie, il Cumbre Vieja continua a dar spettacolo e a fare danni

Redazione Ore 12