“Segni preliminari indicano che c’è la possibilità di far avanzare un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi”. Così il Ministro israeliano della Difesa, Benny Gantz, dopo la situazione di stallo venutasi a creare in merito alla liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.
“Non lasceremo intentata alcuna possibilità per riportarli a casa, Nessuna pietra resterà non rovesciata nello sforzo di riportare a casa coloro che sono stati rapiti il 7 ottobre”, ha continuato.
Secondo quanto riferisce il Ministero della Sanità palestinese in Cisgiordania, un 16enne di origini palestinesi è morto in un attacco delle Idf.
Fonti di una nazione araba riprese dal canale israeliano N12, citato a sua volta da altri media, incluso il Jerusalem Post, hanno affermato che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, potrebbe essere affetto da polmonite aggravata da complicazioni. Le fonti sostengono di aver ricevuto l’informazione da alti funzionari del movimento fondamentalista islamico.
L’emittente ha precisato che la nazione araba da cui provengono le fonti erano in contatto con Hamas per chiedere di continuare a fare progressi per arrivare al cessate il fuoco. In seguito, Hamas ha replicato dicendo di trovarsi in una situazione grave, per mancanza di munizioni e per il deterioramento delle sue strutture militari.
Almeno 67 palestinesi sono morti negli attacchi sulla Striscia di Gaza condotti da Israele tra la scorsa notte e oggi. E’ quanto fanno sapere i media internazionali, inclusi Sky News e il Guardian. Le morti si sono verificate in alcune zone dove le Idf hanno detto ai civili di rifugiarsi.
Secondo quanto riferiscono i media, l’Ospedale Al-Aqsa di Deir al-Balah ha fatto sapere di aver ricevuto 44 cadaveri, dopo vari attacchi al centro della Striscia.
Stamani, davanti alla Corte Internazionale dell’Aia, l’Egitto ha presentato un memorandum e accusato Israele di violare il diritto internazionale: “L’occupazione israeliana è una chiara violazione del diritto internazionale e non un’autodifesa”, ha detto, nella sua arringa, la consulente legale del Ministero egiziano degli Esteri, Yasmine Moussa. “I palestinesi subiscono punizioni da 75 anni” e “Israele nega il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione”, ha continuato.
Le violenze sessuali commesse da Hamas contro le donne israeliane erano parte di una “chiara strategia operativa” che comprendeva anche “abusi sistematici e mirati”. E’ quanto emerge da un rapporto pubblicato dall’associazione israeliana per l’assistenza alle vittime di stupro, ripreso dal quotidiano Haaretz, in cui si evidenzia che non è possibile dare numeri precisi delle violenze sessuali commesse dai fondamentalisti, in quanto molte vittime sono state uccise.
L’esercito israeliano ha sferrato un attacco sulla capitale della Siria, Damasco. E’ quanto fanno sapere i media siriani. Secondo quanto riporta l’Osservatorio Internazionale sui Diritti Umani in Siria, nell’attacco sono morte almeno due persone: “Il bilancio provvisorio dell’attacco aereo israeliano contro un appartamento residenziale nel quartiere Kafr Sousa – ha scritto l’Ong – è di almeno due morti”.
La scelta degli Stati Uniti di porre il veto sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per un cessate il fuoco immediato a Gaza ha portato la guerra ad una situazione “ancora più pericolosa”. E’ il commento delportavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning. La Cina, ha ricordato Mao, “ha votato a favore del progetto di risoluzione. Mentre gli Stati Uniti, ancora una volta, hanno posto il veto da soli, spingendo la situazione a Gaza in una situazione ancora più pericolosa”.
aggiornamento la crisi mediorientale ore 13.53
