E’ ormai muro contro muro tra Ita e sindacati nella trattativa sul contratto. Secondo le ricostruzioni fatte del burrascoso l’azienda non ha voluto sentire ragioni ed ha chiuso la porta, almeno per ora, a qualsiasi ipotesi di accordo sindacale sul personale. Già in queste ore Ita sarebbe pronta ad avviare le chiamate ad personam del personale da assumere. “La presa di posizione di Ita è molto grave e incomprensibile, anche perché la trattativa poteva proseguire e invece l’azienda ha posto condizioni capestro, chiudendo di fatto lo spazio per un vero negoziato”. Così dichiarano i Segretari generali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi, che proseguono: “A questo punto è necessario l’intervento della proprietà, cioè il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ci auguriamo che prevalga il buonsenso e che non si esasperino ulteriormente gli animi, ma che invece ci si renda conto che siamo di fronte al destino di 10.500 lavoratori”. Concludono Malorgio, Pellecchia e Tarlazzi: “A questo punto Ita parte col piede sbagliato: la gestione di un’azienda di servizi non può essere impostata sul conflitto ma deve esserlo sulla partecipazione. Chiediamo quindi un rapido ravvedimento operoso. Nel frattempo è mobilitazione permanente, con manifestazioni. Inoltre ricordiamo che questa vertenza è una delle motivazioni per cui è confermato lo sciopero di 24 ore di tutto il trasporto aereo per venerdì prossimo, 24 settembre”.