(Red) L’Italia cerca di ristabilire un ruolo nel futuro della Libia uscita dalle devastazioni del dopo-Gheddafi. Incontro tra Premier a Roma, dove Draghi ha avto un lungo incontro con il capo del Governo di Unità Libica Abdulhamid Dabaiba: “L’Italia è al fianco della Libia e la sostiene nella sua complessa transizione”. Così il titolare di Palazzo Chigi immediatamente dopo l’incontro. Il premier ha annunciato che nell’ambito della cooperazione con il Paese africano “l’Italia si impegnerà nella costruzione di ospedali in Libia e nell’invio di personale sanitario oltre a ricevere decine di bambini malati di cancro. Si tratta di una cooperazione sanitaria di ampie dimensioni”. Tra gli argomenti affrontati nell’incontro con il capo del governo di unità nazionale libico, quello delle partenze di migranti dai porti della Libia è stato uno dei più sentiti. “Il confronto sui temi migratori è una priorità per l’Italia – ha ricordato Draghi – e anche per la Libia lo è il contrasto al traffico di esseri umani l’assistenza ai rifugiati. L’Italia continuerà a finanziare rimpatri volontari assistiti, è un nostro dovere morale. Ma è anche un dovere della Libia assicurare i diritti umani dei rifugiati e dei migranti”. Il presidente del Consiglio ha anche spiegato che nella partnership con la Libia “abbiamo concordato di incrementare la collaborazione in campo energetico. La Libia è già un partner nelle energie tradizionali – ha ricordato Draghi -, invece oggi vogliamo avviare una collaborazione per le energie rinnovabili. Le nostre società sono pronte a intraprendere progetti”. Quanto alle questioni legate ai migranti, il Governo italiano, già la scorsa settimana aveva incontrato le ong che cercano di occuparsi, tra mille difficoltà di quel Paese, rilanciando il tema cruciale dei corridoi umanitari.
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