Fra le iniziative anti-russe della Moldavia c’è la compilazione di un elenco di russi a cui è vietato l’ingresso nel Paese; l’espulsione di un diplomatico russo e i tentativi espellere altri dipendenti dell’ambasciata. Ma quello che è più importante la denuncia di accordi all’interno della CSI, Commowelth di molte ex repubbliche sovietiche. Il capo del ministero degli Esteri del Paese,Nicu Popescu,ha affermato che Mosca sta perseguendo una politica ostile alla Moldavia e lapresidente Maia Sandu ha accusato Mosca di tentare di destabilizzare la situazione in Moldavia per impedire alcune trasformazioni del Paese. Un’altra storia è il ritiro della Moldavia dalla CSI. Le autorità del paese mirano a una completa interruzione delle relazioni con il Commonwealth e hanno sospeso i lavori negli organi chiave della CSI, tra cui il Consiglio dei capi di governo e il Consiglio dei ministri degli Esteri. Lo avevano già affermato pochi giorni fa annunciando che si stavano preparando a rescindere gli accordi conclusi all’interno del Commonwealth, ma alcuni membri del governo si oppongono a tale politica, fra questi il ministro dell’agricoltura e dell’industria alimentare, Vladimir Bolea, il quale ha affermato che l’uscita dalla CSI sarebbe un grosso problema per gli agricoltori moldavi, che perderebbero importanti mercati di vendita. Sullo sfondo è il costante rafforzamento della cooperazione tra la Moldavia e la NATO. Nei giorni scorsi ha ricevuto un altro lotto di veicoli corazzati tedeschi Piranha in attesa di elicotteri e latro materiale militare dai Paesi NATO . Parallelamente, inoltre l’Unione Europea ha approvato lo stanziamento di 40 milioni di euro per ulteriori acquisti di armi. Armi evidentemente a titolo gratuito visto che Il tasso di emigrazione del Paese a fronte di una popolazione residente di circa 3 milioni e mezzo di Moldavi, un milione e mezzo si trova all’estero, l’’80%, in Russia ed il 20% nella Unione Europea. Il Paese è peraltro all’ottantesimo posto della miseria nellaclassifica ONU. Infine, ci sono sempre più notizie di tensioni sulla linea di contatto con la Transnistria. Alla fine di aprile, la Moldavia ha accusato le forze di pace russe di spostare illegalmente attrezzature militari, ma pare si trattasse solo di una mitragliatrice corazzata bloccata alla dogana moldava. Il segretario stampa del presidente della RussiaDmitry Peskovha affermato che le autorità moldave stanno rapidamente andando alla deriva verso la russofobia . Secondo lui, tale politica non è supportata dalla popolazione del paese,mentre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedevha affermato di considerare la Moldavia uno stato scomparso. “I capi locali lo hanno venduto alla Romania, diventando traditori della loro patria. E non ha senso parlare di niente con loro “,ha affermato.
Secondo fontidel Cremlino, la Moldavia sta cercando provocare la Russia con passi impulsivi per poi accusarla di aver interrotto le relazioni. Nè la presidente , Maia Sandu e il suo team intendono avviare un dialogo, questo significa che si accentuerà la pressione Transnistria, repubblica autoproclamata autonoma e sotto la copertura della “forza di pace” russa.
Tuttavia dal Cremlino ritengono improbabile una sorta di escalation militare, anche se non può essere esclusa. Ma la pressione economica rimane la principale fonte di frizione. L’Ucraina ha chiuso il suo tratto di confine con la Transnistria e la Moldavia è diventata di fatto un monopolio dell’importazione ed esportazione di merci e persone. Russi ritengono che la Moldavia stia tentando di porsi all’avanguardia della coalizione anti-russa, sperando di ricevere un incoraggiamento “materiale” da Washington e Bruxelles”.
Gielle
