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La piccola svizzera si chiama Arcinazzo, dove Charlton Eston diventa Be Hur

Il cinema è sempre l’occasione per visitare luoghi che non si conoscono o che conosciamo poco. Il film permette di vedere e gustare momenti insoliti. Un film un luogo. Il luogo è Arcinazzo, il film Ben Hur. Questo spicchio del Lazio, situato tra Trevi nel Lazio, Arcinazzo Romano (nella foto) e Piglio, offre un tour archeo-naturalistico unico tra castagnee momenti conviviali. E l’autunno trasforma gli Altipiani in un insolito panorama alpino, tinto di rosso e marrone.Fino agli anni ’50 gli Altipiani erano frequentati principalmente da pastori ma successivamente divennero noti come “la piccola Svizzera”, attirando celebrità come Audrey Hepburn con lussuose ville. La prima villa storica è quella dell’Imperatore Traiano che nel I secolo d.C. scelse questa località per la sua residenza estiva. I reperti degli scavi sono esposti nei musei locali, inclusa la Villa di Traiano. Il borgo di Arcinazzo Romano celebra l’autunno con una sagra dedicata alla castagna locale. La bellezza degli Altipiani ha fatto da sfondo a produzioni cinematografiche internazionalmente riconosciute come il film Ben Hur del 1959 con Charlton Heston diretto da William Wyler. Uno dei film più premiati dalla storia. Il nome originario di Arcinazzo era Ponza, dalla Gens Pontia, l’aristocratica stirpe romana che controllava questo territorio. Nel I secolo dopo Cristo l’imperatore Traiano scelse questa zona, con i suoi quasi 3 mila ettari di superficie,  per costruire la villa dove trascorrere le vacanze per respirare l’aria pura, proteggere i polmoni e dedicarsi alla caccia di orsi e cervi. Ancora oggi i resti della residenza imperiale hanno un enorme fascino, con alcuni affreschi che rappresentano un esempio eccezionale di pittura murale romana. Gli scavi della villa di Traiano sono all’interno della Conca verdeggiante degli Altipiani di Arcinazzo, collocati tra i Monti Affilani e i Monti Ernici. Qui c’è solo l’imbarazzo della scelta tra i sentieri che portano alle cascate che si formano grazie al fiume Aniene. Quando arrivò sugli Altipiani di Arcinazzo, lo scrittore Guido Piovene annotò nel suo libro Viaggio in Italia: «Qui ho trovato i prati più profumati che io ricordi…».

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