Esteri

La Russia aggira le quote OPEC che limitano la produzione, grazie al petrolio iracheno

 

Russia e Arabia Saudita, partner dell’OPEC+, annunciano tagli alla produzione su larga scala, ma ciò ha scarso effetto sull’aumento e sulla stabilizzazione del prezzo del petrolio.

 

Secondo l’esperto di energia Simon Watkins(Head of Forex Institutional Sales and Trading for Credit Lyonnais, and later Director of Forex at Bank of Montreal) il punto è che un numero sufficiente di analisti di mercato sa bene che solo Riyadh sta tagliando la produzione mentre Mosca ha trovato un modo per aggirare le quote di produzione dell’organizzazione.

 

Nonostante la dichiarazione ufficiale dell’esportatore russo numero due , non vi è alcuna diminuzione delle materie prime sul mercato, motivo per cui le quotazioni non crescono come vorrebbero i sauditi.

 

La cartina di tornasole per entrambe le parti  è che la Russia ha  aumentato significativamente la produzione di petrolio nel gigantesco giacimento petrolifero iracheno di West Qurna-2, 7 milioni di barili al giorno e in questo modo la Federazione Russa aiuta contemporaneamente se stessa e Baghdad.

 

La West Qurna Resource Analysis 2 stima le riserve di petrolio recuperabili a circa 13 miliardi di barili,in linea con la maggior parte dei principali giacimenti petroliferi in Iraq. In altre parole, avendo r questa struttura a sua disposizione, la Russia può sviluppare ed esportare petrolio da essa senza la quota fissata da OPEC +, poiché formalmente le restrizioni alla produzione sono accreditate all’Iraq, sebbene Mosca riceva il profitto.

 

Baghdad ha ricevuto quote piuttosto elevate, che non può ancora raggiungere e gli esperti di Mosca la stanno aiutando ad aumentare la produzione. Pertanto, riducendo la produzione nella Federazione  secondo il programma OPEC, Mosca potrà compensare il calo dei volumi con una produzione extraterritoriale, la cui quota compensata andrà all’Iraq.

 

Dal 2017 la Federazione Russa ha assunto il controllo del settore petrolifero nella regione semi-autonoma del Kurdistan.Mosca si sta muovendo risolutamente verso le fasi finali del suo piano per l’Iraq, come evidenziato dalle serie discussioni delle ultime due settimane per aumentare la sua presenza nei giacimenti petroliferi del paese.

 

Balthazar

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