la voce della Società Italiana d’Igiene, MEDICINA PREVENTIVA E SANITà PUBBLICA al 57° Congresso Nazionale
A Palermo, esperti e Istituzioni si sono riuniti in una quattro giorni non-stop per affrontare le sfide emergenti della Sanità Pubblica e promuovere investimenti nella prevenzione.
Si è appena concluso il 57° Congresso Nazionale della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI). Un evento di grande importanza che ha raccolto oltre 1500 partecipanti da tutta Italia, riuniti per affrontare le sfide emergenti del Servizio Sanitario Nazionale e promuovere strategie innovative su temi cruciali come la prevenzione primaria e secondaria. Durante la quattro giorni di Congresso sono intervenuti 509 relatori, 186 moderatori, 15 conduttori e 26 oratori per lo svolgimento di 6 sessioni plenarie, 9 di approfondimento “Meet the Expert” (Talk) con professionisti esperti, 12 Workshop, 29 comunicazioni orali, 56 pitch e ben 661 Poster.
Il Congresso, dal titolo “La Sanità pubblica per il futuro del Paese: innovazione, alleanze e sinergie istituzionali per la prevenzione”, si è concentrato su diversi ambiti:
- Innovazione digitale: focus sull’integrazione dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie nella Sanità pubblica;
- Alleanze e sinergie istituzionali: ovvero i rapporti tra Istituzioni e Società Scientifiche, la spinta all’aumento degli investimenti sulla Prevenzione, come ottimizzare i servizi di Sanità pubblica sul territorio;
- Prevenzione primaria e secondaria: prestando particolare attenzione alle novità relative ai programmi vaccinali;
Durante la cerimonia inaugurale, tenutasi presso il prestigioso Teatro Massimo di Palermo, sono intervenute importanti figure istituzionali tra cui il Ministro della Salute On. Orazio Schillaci, il Ministro dell’Università Sen. Annamaria Bernini, il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’Assessore Regionale alla Salute Giovanna Volo.
Nel suo intervento, il Ministro Schillaci ha affermato: “Riteniamo necessario mettere in atto strategie nuove per migliorare l’adesione agli screening organizzati, anche in sinergia con le Società scientifiche e le Associazioni dei cittadini. C’è oggi un impegno condiviso, da parte delle Regioni, per fare di più e per aumentare le adesioni agli screening. Per salvaguardare la sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale non possiamo più pensare in futuro di investire solo il 5% dei fondi nella Prevenzione. Dobbiamo aumentare questa percentuale e dobbiamo avere il coraggio di affrontare questo cambio di paradigma. Per questa sfida sono certo di poter contare anche sul lavoro, sulla professionalità e sull’impegno della Società Italiana d’Igiene”.
Alla fine dell’intervento del Ministro, la Presidente SItI, Prof.ssa Roberta Siliquini, ha detto: “Grazie Ministro, la prendiamo in parola e ci auguriamo davvero che il 5% attualmente destinato alla prevenzione diventi 7% il prossimo anno“.
Innovazione e Futuro della Sanità Pubblica
Sin dal primo giorno, il Congresso ha evidenziato un focus sulla necessità di innovazione digitale per il miglioramento della Sanità pubblica con un talk del Prof. Walter Ricciardi Prof. di Igiene presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore con l’Ing. Agostino Sibillo, inventore del Cloud computing e fondatore di Spychatter. “La Sanità digitale, che comprende tecnologie quali la telemedicina, l’Intelligenza Artificiale, i big data e le app per la salute, sta rivoluzionando l’accesso, la qualità e l’efficienza dei servizi sanitari.” ha dichiarato l’Ing. Sibillo che tuttavia, ha avvertito: “Si presentano sfide legate alla protezione dei dati, alla privacy, alla necessità di formare il personale sanitario e ad un ampliamento di una rete quanto più vasta possibile con l’utilizzo dei computer quantistici.”
Ma l’intervento visionario di Sibillo ha segnato solo l’inizio di un percorso che si è chiuso nell’ultima sessione del Congresso in cui sono stati illustrati come alcuni progetti in realtà in Italia sono già iniziati. “Questi progetti – ha spiegato il Prof Mazzucco, Ord. Igiene Università Palermo – consentiranno, entro il 2026, non soltanto di raccogliere grandi moli di dati ma anche di creare delle reti che potranno restituire in maniera capillare l’esito di queste analisi sia sotto forma di interventi di prevenzione mirati su specifici target della popolazione che facilitando l’adesione ai percorsi di prevenzione grazie all’utilizzo e all’implementazione di dispositivi e sensoristica per la raccolta di dati e l’accesso per tutti i cittadini.”
Alleanze e sinergie istituzionali
Nel primo dibattito-talk, la Prof.ssa Roberta Siliquini, Presidente SItI e la Dr.ssa Francesca Colombo, Capo della Sezione Health presso OCSE hanno esplorato la situazione della Sanità in Italia e nei Paesi OCSE post-COVID. “Nonostante le azioni intraprese durante e dopo la crisi del COVID-19 – le parole della Dr.ssa Colombo – i sistemi sanitari dell’Italia e dei restanti Paesi dell’OCSE non sono ancora completamente pronti per affrontare shock sanitari futuri.” La dottoressa Colombo ha poi indicato la necessità di investire in personale sanitario e nella governance.
Il Congresso ha più volte affrontato la tematica evidenziando l’importanza della riorganizzazione dei servizi sul territorio, con un approccio multidisciplinare, l’importanza di lavorare in rete insieme ai Direttori Generali e alle Istituzioni per fornire offerte omogenee su tutto il territorio. Più volte è stata affermata la necessità che i Dipartimenti di Prevenzione dovranno assumere un ruolo fondamentale all’interno della riorganizzazione del Sistema Sanitario Territoriale.
Il Dr. Antonio Gaudioso, Esperto di politiche sanitarie, ha fatto eco a questa necessità, affermando che “coloro che si occupano di Sanità pubblica nel territorio svolgono un ruolo chiave,” e ha proposto l’idea di “un vincolo di bilancio – all’interno del Fondo sanitario – per tutto ciò che ha a che fare con investimenti sulla Prevenzione.” Gaudioso ha insistito sull’importanza di un’attività che metta in rete professionisti come i Medici di Medicina Generale e le Farmacie di comunità, che saranno fondamentali per il rafforzamento della Sanità territoriale. “Dobbiamo valorizzare quelle figure professionali che, per troppo tempo, hanno subito disinvestimenti in termini di risorse,” – ha continuato Gaudioso – sottolineando la necessità di un approccio sistema “One Health” che integri diverse discipline e professionalità”.
Per quanto riguarda l’Interazione della Sanità pubblica con le Istituzioni nazionali e regionali, la SItI ha posto un forte accento sull’importanza di una governance centralizzata della prevenzione e sull’opportunità di mettere in rete le risorse scientifiche disponibili. Il Prof. Americo Cicchetti, Direttore Generale di Programmazione presso il Ministero della Salute, – intervenuto in una sessione insieme al Dr. Giovanni Leonardi, Capo del Dip. “One Health” al Ministero della Salute e alla Dr.ssa Rosa Maria Campitiello, Capo Dip. Prevenzione al Ministero della Salute – ha sottolineato l’importanza del supporto fornito dalle Società scientifiche nella programmazione: “Il ruolo delle Società scientifiche a supporto della decisione tecnica di programmazione è assolutamente fondamentale, abbiamo bisogno di evidenze che siano però lette nel contesto. Non, semplicemente, riportare il dato o l’evidenza scientifica, ma contestualizzarla e renderla fruibile alle decisioni, ad esempio, nel sistema di indicatori fra cui coperture vaccinali e screening” Il Prof. Cicchetti ha aggiunto che la SItI rappresenta un riferimento cruciale per l’individuazione delle migliori pratiche in sanità pubblica e la Presidente SItI, Prof.ssa Siliquini, ha espresso la disponibilità della Società a collaborare con le istituzioni: “La Società Italiana d’Igiene è a disposizione delle Istituzioni per fornire tutto il supporto tecnico e scientifico possibile, chiediamo che la Prevenzione sia governata centralmente, con indicazioni chiare ed applicabili a tutte le Regioni.”
“Il nostro Paese ha bisogno della Sanità Pubblica, tanto quanto le Istituzioni hanno bisogno della Sanità Pubblica perché una senza l’altra non riescono a svolgere il proprio compito: nella locazione delle risorse, per quanto riguarda i decisori politici che maneggiano quelle risorse, e per la parte scientifica, tecnica e di lavoro sul territorio che non può procedere senza le norme che derivano dalle buone pratiche.” ha affermato il Prof Francesco Vitale, Ord Igiene Università di Palermo e Presidente del 57° Congresso Nazionale SItI, concludendo che “la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica rappresenta la Sanità sul territorio perché – attraverso le sue figure professionali – è vicina alla popolazione nelle Direzioni Sanitarie, nei distretti, nei Dipartimenti di Prevenzione, nelle Università.”
Opportunità e Sfide nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV)
Opportunità, obiettivi e sfide del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) sono stati esaminati sottolineando l’importanza di un approccio sistematico nell’inserimento dei nuovi vaccini: “L’introduzione dei nuovi vaccini nei calendari immunitari dovrebbe seguire ‘iter’ uniformi con valutazioni di Health Technology Assessment, condotti a livello istituzionale.” ha affermato il Prof. Carlo Signorelli, Presidente del Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (NITAG), spiegando che è fondamentale “che le proposte partano dagli organi ‘tecnici’ per arrivare a quelli ‘politici’, i quali dovrebbero decidere nell’ambito della quota del Fondo Sanitario destinata alla prevenzione”. In riferimento a questo contesto di opportunità e sfide economiche, dal Congresso si afferma che “L‘aggiornamento delle offerte immunitarie dovrebbe, essere periodica e tempestiva rispetto alle nuove evidenze scientifiche, coordinata tra Stato e Regioni.” L’esempio è la recente delibera, da un’intesa dello Stato-Regioni – per la quale, a fronte di dati robusti, l’anticorpo monoclonale contro l’infezione da virus respiratorio sinciziale sarà offerto per questa stagione invernale a tutti i nuovi nati di tutte le regioni italiane, risparmiando molti ricoveri.
Quanto ad obiettivi, Il Dr. Daniel Fiacchini ha fatto riferimento agli ambiziosi obiettivi del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale: “Abbiamo degli obiettivi importanti e ancora da raggiungere come quella di eliminare il cancro del collo dell’utero, ma – come indicato anche dall’OMS e all’ultimo G7 di Ancona – servono coperture vaccinali anti-HPV al 90% e in Italia siamo ancora al 70%.”
Il valore economico e sociale della vaccinazione
Il 57° Congresso Nazionale della Società Italiana d’Igiene ha messo in luce l’importanza economica e sociale delle vaccinazioni. Gli esperti del settore hanno condiviso dati e riflessioni che sottolineano quanto sia cruciale innalzare le coperture vaccinali in Italia.
La Prof.ssa Roberta Siliquini, Presidente della Società Italiana d’Igiene (SItI), ha affermato: “Il valore delle vaccinazioni è ormai acclarato, sia dal punto di vista della salute, ma anche da quello economico, come investimento del Servizio Sanitario Nazionale.” Siliquini ha inoltre evidenziato la preoccupazione per la diminuzione delle vaccinazioni, specificando che “purtroppo assistiamo a un abbassamento delle vaccinazioni per molte patologie, tra queste è importante ricordare il morbillo, una malattia molto contagiosa che – per l’abbassamento delle coperture – sta registrando un aumento notevole di casi: da circa 2 decine dello scorso anno a più di 800 casi di quest’anno. È necessario non abbassare la guardia perché il rischio di un’epidemia come quella del 2017 è purtroppo vicino”
Il Dott. Eugenio Di Brino, Ricercatore di ALTEMS e Co-founder di Altems Advisory, ha spiegato che “in quest’ultimo anno abbiamo lavorato, in modo congiunto, con un focus group formato da Istituzioni nazionali e regionali, oltre a Società scientifiche – tra cui anche SItI – monitorando gli studi di valutazione economica sulle vaccinazioni.” Di Brino ha anche annunciato che il nuovo framework di valutazione ha mostrato potenziali recuperi economici significativi: “Partendo dalle attuali stime sulla copertura nazionale, elevando queste coperture ai livelli minimi e ottimali, abbiamo stimato un beneficio in termini di gettito fiscale recuperato pari a 560 milioni di euro, un abbattimento fino a 2,9 miliardi di costi indiretti ed infine potremo recuperare circa 9 miliardi e mezzo di PIL.”
Il congresso ha ribadito l’importanza di un lavoro congiunto tra Istituzioni e cittadini per migliorare le coperture vaccinali, una sfida cruciale per il futuro della Salute pubblica e dell’economia nazionale. Come sottolineato dalla Presedente Siliquini “è necessario non abbassare la guardia perché il rischio di un’epidemia come quella del 2017 è purtroppo vicino.”
“L’evento di Palermo ha messo in luce le sfide contemporanee e ha fornito uno spazio per il confronto, l’innovazione e l’alleanza tra professionisti del settore, con l’obiettivo di migliorare la Salute collettiva e garantire un futuro migliore per il Servizio Sanitario Nazionale, un’opportunità importantissima per sviluppare strategie efficaci per affrontare le sfide della Sanità pubblica” dichiara la Presidente SItI, Prof.ssa Roberta Siliquini, che continua: “Tra gli obiettivi a lungo termine discussi, vi è l’importanza di migliorare le coperture vaccinali e promuovere la cultura della vaccinazione, con particolare attenzione agli adolescenti e ai fragili. Riteniamo che la Società Italiana d’Igiene rivesta un ruolo cruciale nel panorama della Salute pubblica italiana, fungendo da ponte tra la ricerca scientifica e le esigenze operative delle Istituzioni, in qualche modo abbiamo un ruolo di garante nei confronti del benessere e della salute dei cittadini. È essenziale investire in salute pubblica e coinvolgere le comunità in percorsi di prevenzione. Solo così possiamo davvero promuovere il benessere collettivo,” conclude la Prof.ssa Siliquini sostenendo l’importanza di un approccio multidisciplinare.