La guerra di Putin

Lavrov per una moratoria dei missili a corto e medio raggio in Europa. Peskov: “L’adesione dell’Ucraina alla Ue non preoccupa Mosca”

Il governo russo ha chiesto agli Stati Uniti e ai suoi alleati di “aderire a una moratoria sul dispiegamento di missili a corto e medio raggio in Europa”, dicendosi pronto a “collaborare su questioni di stabilità strategica” con Washigton. Ad avanzare le richieste è stato il ministro degli Esteri di Mosca, Sergej Lavrov, citato dall’agenzia Ria Novosti. Il capo della diplomazia russa ha inoltre affermato che è “inaccettabile che armi nucleari statunitensi siano in Europa” e ha quindi esortato il governo americano a smobilitarle.

Lavrov, stando sempre a quanto riferiscono agenzie di Mosca, ha detto che bisogna che gli Stati Uniti e i loro alleati evitino di costruire basi militari nei Paesi appartenenti all’ex Unione Sovietica. Parlando del conflitto in corso in Ucraina a seguito dell’operazione militare lanciata giovedì scorso, il ministro ha detto che non è intenzione russa “violare gli interessi dei cittadini ucraini”. Poi altra notizoa che arriva da Mosca è quella sull’adesione alla Ue da parte dell’Ucraina. L’agenzia Ria Novosti ha rilanciato il commento del portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitry Peskov, rispetto alla firma della richiesta di adesione all’Unione europea apposta ieri dal capo dello Stato ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo il dirigente del Cremlino, l’Ue “non è un blocco politico-militare” e quindi il tema “non preoccupa dal punto di vista della sicurezza strategica”.

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