Esteri

Le convinzioni della Cina: “Ci riunificheremo con Taiwan”

Con Taiwan “ci sarà la riunificazione” e saranno intraprese “misure efficaci” per tutelare la sovranità e l’integrità dell’Isola, dopo l’incontro di oggi tra la Presidente Tsai Ing-wen e alcuni membri del Congresso statunitense. A dirlo è il portavoce del Ministero cinese degli Esteri, Zhao Lijian, che ha esternato la “ferma opposizione” della Cina a qualsiasi scambio tra Taiwan e gli Stati Uniti d’America. “Le azioni dell’esercito cinese sono una contromisura alle recenti azioni negative degli Usa, compresa la visita della delegazione del Congresso”, ha proseguito, riferendosi alle azioni militari della Pla nei pressi dell’Isola. Intanto, a proposito di Taiwan, un attivista taiwanese imprigionato in Cina è tornato ieri a Taiwan dopo aver completato una condanna a cinque anni. Li Ming-che, docente di un college comunitario e attivista di un’organizzazione non governativa per i diritti umani a Taiwan, è scomparso mentre visitava la Cina nel 2017.

In chiusura di quell’anno, un tribunale cinese lo ha dichiarato colpevole di sovversione in un processo che sua moglie ha denunciato come illegittimo, dicendo che non le era stato permesso di assumere avvocati per suo marito.

Un gruppo di associazioni taiwanesi per i diritti umani che ha fatto una campagna per il suo rilascio ha detto in una dichiarazione che Li è atterrato al principale aeroporto internazionale di Taiwan a Taoyuan e dovrà completare la quarantena imposta dal governo.

L’ufficio cinese per gli affari di Taiwan ha detto questa settimana che la sentenza di Li sarebbe stata presto completata e lui sarebbe tornato a Taiwan.

Li ha ammesso durante il suo processo di aver criticato il Partito comunista cinese al potere e di aver condiviso articoli e argomenti che promuovono la democrazia multipartitica di Taiwan.

Pechino sostiene che Taiwan è parte della Cina e non ha mai rinunciato all’uso della forza per portarla sotto il suo controllo, mentre la democratica Taiwan non ha mostrato alcun interesse ad essere governata dai membri del Partito Comunista di Pechino.

Il Consiglio per gli affari continentali di Taiwan ha detto di essere felice che Li sia tornato a casa.

Li è stato processato insieme al cittadino cinese Peng Yuhua, 37 anni, che ha confessato di aver creato gruppi di messaggistica istantanea e di aver fondato un’organizzazione che cercava di promuovere il cambiamento politico in Cina.

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