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Coprifuoco alle 24, le Regioni approvano ma vogliono Zone Bianche con garanzie

(Red) Le zone bianche con coprifuoco alle 24, sono nel cuore delle Regioni, ma allo stesso tempo c’è la richiesta al Governo su alcuni punti che ritengono assolutamente intoccabili nelle regole, soprattutto della cosiddetta Movida e nelle consumazioni in bar e ristoranti, che non possono più tornare alle vecchie abitudini, ma debbono essere assolutamente regolate. L’obiettivo è quello di non fare di nuovo un passo indietro e scongiurare un “effetto Sardegna”, la Regione che dopo essere finita in zona bianca registrò un aumento di positivi. Va detto che le uniche regole anti-Covid che restano in piedi in zona bianca sono il divieto di assembramento; l’obbligo di distanziamento interpersonale; l’uso obbligatorio della mascherina all’aperto quando non si può mantenere la distanza e al chiuso nei luoghi pubblici. Tutte le altre restrizioni previste dai Decreti-legge, a partire dal coprifuoco, decadono. Quanto al come le Regioni possono approdare alla zona bianca il dato tenuto in considerazione è stato l’incidenza settimanale, cioè il numero di casi per 100mila abitanti. I numeri a livello nazionale sono rassicuranti, ma alcune Regioni hanno fatto registrare dati significativi: Friuli, Molise e Sardegna hanno appunto un’incidenza inferiore a 50. Si tratta di un livello da zona bianca, che – secondo le leggi in vigore – scatterebbe alla terza settimana consecutiva con questi numeri.

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