Esteri

Le stragi nelle scuole americane, Trump provocatorio: “Armare gli insegnanti”

Mentre a Uvalde – la città del Texas dove il 18enne Ramos è entrato in una scuola e ha ucciso 19 bambini e due insegnanti – si attende la visita di Joe Biden, a Houston si è svolta la convention della National Rifle Association (Nra). Protagonista è stato l’ex presidente Donald Trump, che per oltre un’ora ha parlato ai produttori di armi lanciando la sua candidatura alle presidenziali del 2024 (anche se dovrà comunque passare per le primarie dei repubblicani) e ha rilanciato la proposta di armare gli insegnanti: “Non c’è niente di più pericoloso di una zona ‘libera dalle armi'”. “Sono onorato di essere qui con i grandi patrioti del Nra – ha detto Trump – Siete la spina dorsale della nostra società”. Poi ha ricordato “l’orribile massacro di Uvalde” leggendo i nomi delle vittime. Assente il governatore del Texas, Gregg Abbott, che ha deciso di andare a Uvalde e ha inviato un videomessaggio. A lui e ad altri “disertori”, Trump ha rivolto una frecciata all’inizio del suo discorso: “Al contrario di qualcun altro, non vi ho deluso e sono qui”. “Ci andremo a riprendere quella Casa Bianca che amiamo tanto e renderemo l’America più sicura, più ricca e più grande di sempre”, ha detto l’ex presidente Usa mandando in visibilio la folla dei sostenitori delle armi. “Se siamo in grado di inviare miliardi in Ucraina possiamo anche fare tutto quello che è necessario per mettere in sicurezza le scuole”, ha attaccato il tycoon criticando Joe Biden e annunciando: “Quando sarò presidente per la seconda volta combatterò il male”. Per oltre un’ora l’ex presidente ha parlato come se fosse in campagna elettorale, delineando un dettagliato programma di governo: “L’esistenza del male nel nostro mondo non è un motivo per disarmare i cittadini rispettosi della legge: è una delle ragioni migliori per armarli”. “C’è lo sforzo grottesco da parte di certi politici di sfruttare il dolore delle famiglie”, ha aggiunto Trump, accusando Biden di biasimare “brava gente come voi che appartiene a organizzazioni come questa”. Prima di Trump era intervenuto l’ad della Nra, Wayne LaPierre, che aveva ricordato le vittime della Robb Elementary. Una commemorazione limitata a un minuto di silenzio e spazzata via dalle successive tre ore dedicate alla difesa del secondo emendamento (che nella Costituzione americana garantisce il diritto di possedere armi): “Abolirlo non è la risposta, le proposte di Biden sul controllo delle armi limitano il diritto umano fondamentale degli americani di autodifendersi”. “Dobbiamo difendere il secondo emendamento”, ha ribadito la governatrice del South Dakota, Kristi Noem, data come possibile candidata repubblicana alle elezioni del 2024 o come braccio destro di Trump. “Nel nostro Stato anche le nonne sono armate”, ha detto Noem, ricordando di “essere cresciuta in una fattoria circondata da migliaia di armi”. “Le elite della politica e delle grandi aziende ci dicono che la colpa del male che si è manifestato a Uvalde e altrove è delle armi. Ma togliere le armi alle persone responsabili non renderà gli Stati Uniti più sicuri”, ha ribadito il senatore repubblicano Ted Cruz.

Aggiornamento strage Texas ore 14.27

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