di Beatrice Tiberi
“Il Varcaporta”, di Laura Costantini, edito da Dark Abyss Edizioni, è un romanzo fantasy-steampunk. Una catalogazione che potrebbe spaventare i lettori non avvezzi al genere, ma il consiglio è di lasciarsi avvolgere dall’abito vittoriano della storia calandosi in una realtà che soltanto all’apparenza è di fantasia: siamo in una Londra sporca, maleodorante, fuligginosa. Una Londra dalle tinte opache, dai palazzi coperti da una fitta coltre di polvere di carbone che ammanta il cielo della città fino a farlo diventare livido e investe le vite frettolose che le scorrono dentro, tracciando un solco profondo tra ognuna di loro. Il “Varcaporta” è pieno di vite miserabili dalle sfumature “dickensiane”. La vicenda è un racconto lucido di come un insperato progresso tecnologico, se mal gestito, restituisca miseria, dolore, paura, unite a un’avidità di potere che solo la follia umana è in grado di raggiungere. Immaginate bambini usati come carburante. Immaginate una società distopica che una misteriosa sorgente di energia libera dalla schiavitù del carbone e del vapore, fino a permeare il futuro del regno della Regina Vittoria.
“Il Varcaporta” è una favola nera da leggere con certosina attenzione così da cogliere una realtà crudele che, in nome del progresso e della tecnologia, ha creato una società avanzata ma avida e senza sconti per i più deboli. Si soffre insieme ai protagonisti – Devereux e Aster – e a tutte le anime sacrificate. Le pagine, pur dopo un avvio un po’ complicato per la necessità di cogliere tutte le sfumature del mondo che ci viene presentato, scivolano via troppo in fretta, tra l’orrore che sta divorando Londra e l’Inghilterra e le emozioni, le aspettative e le speranze dei protagonisti. Il romanzo è corale, presenta le vite dei personaggi intessute tra loro come la trama di un sofisticatissimo ricamo. Le vediamo scorrere con i loro pregi, i loro difetti, le loro emozioni: morte, amicizia amore, rivalità e sete di potere. Ogni pagina lascia il segno, ogni personaggio arriva dritto al cuore del lettore. Anche i “cattivi” come la duchessa Astrea, la cui spregiudicatezza è contagiosa perché ammantata da un velo di fascino irresistibile.
Siamo di fronte alla cecità della razza umana che in nome del potere sarà responsabile, proprio come potrebbe accadere a noi oggi, della propria distruzione. Il messaggio, però, giunge alla fine di un viaggio pieno di avventura, suggestione, coinvolgimento. Consigliato a chiunque abbia voglia di perdersi tra le pagine senza riuscire a staccarsene.
https://www.darkabyss-edizioni.com/
https://www.amazon.it/varcaporta-Laura-Costantini/dp/B09RLY9GR9