Cultura, Arte e Libri

Like flies on corps, un album da collezione

di Giuseppe Onorati

Spesso la rarità di un oggetto lo valorizza, generando il desiderio di collezionarlo.  Proprio la rarità, sembrerebbe la caratteristica che subito risalta pensando a Likeflies on corps, l’album uscito da poco dei Traslator, il progetto musicale dei fratelli Alessandro e Mario Piccione. Questa considerazione si giustifica considerando che si tratta di un vero e proprio concept album metal, in un momento storico nel quale tanto la forma concept album, che il rock, parrebbero esser relegati a perle di una bell’époque ormai da contemplare nostalgicamente, che tutt’al più ritroverebbe una sua attualità in nicchie di appassionati.

Like flies on corpsè un album che abbraccia tematicamente una drammatica ed inquietante attualità, con movimenti  musicali espressi sempre in forme adatte alla rappresentazione che gli autori vogliono dare. Le sei tracce dell’album sono legate da un filo di senso che evidenzia il percorso di decadenza di un’umanità che si sta smarrendo, disorientando. Sotto gli attacchi di un potere sempre più invasivo  e spietato, subisce tentativi di deumanizzazione e transumanizzazione per degradarla. Tuttavia una sorta di coscienza infelice porta ad una rivolta confusa di alcuni, come estremo atto di salvezza a cui però risponde una controreazione, innescandosi così un clima di conflitto e terrore, in un processo di trasformazione delle nostre società in colonie d’ipnotizzati ed alienati.

Il racconto di questo scenario distopico, è presentato dagli autori con una scelta di linguaggio musicale perfetta. Utilizzando diverse soluzioni stilistiche metal, si riesce a rendere all’ascoltatore per ogni traccia dell’album, l’idea precisa del momento sonoramente narrato.

Uno dei due autori dell’album Mario Piccione, ci ha offerto la possibilità di approfondire il discorso in merito alla realizzazione di Like flies on corps.

Chi sono i Traslator?

Traslatorè il nome del duo composto da mio fratello Alessandro Piccione, bassista e da me ( Mario Piccione), chitarrista. In adolescenza iniziammo ad ascoltare il metal ed appassionandoci a questo genere, decidemmo di passare anche al suonarlo ed è così che costituimmo i Traslator.

Like flies on corpsè il vostro primo album?

Sì, è il nostro primo album. Diciamo che è un po’ la realizzazione di un sogno fatto anni fa ed a cui non abbiamo mai rinunciato.  Sono passati degli anni, la vita ci ha portati a vivere in luoghi differenti, a prendere le nostre rispettive strade ma mio fratello ed io non abbiamo mai dimenticato di avere questo “impegno” con noi stessi. Poi, circa 3 anni fa, guidati dalla giusta ispirazione, abbiamo iniziato a lavorare all’album.

E’ una vostra produzione?

Sì, lo abbiamo prodotto Alessandro ed io. Lo abbiamo realizzato lavorando a distanza. Le idee musicali di partenza sono nate da Alessandro, sulle quali ho costruito le armonie, le melodie e le dinamiche ritmiche. In più ho lavorato alle drum machine.

Per quanto riguarda i titoli, il disegno e il logo, sono tutte creazioni di Alessandro. La grafica invece è stata curata da Manuel Curcuruto di MCA Recording, che ha anche seguito tutte le fasi del mastering.

Il vostro a tutti gli effetti può considerarsi un concept album incentrato sul tema distopico di un’umanità in decadenza, che cade in una sorta d’ipnosi e di alienazione?

Sì, con questo album esprimiamo la nostra visione del mondo attuale, fatto di un’umanità ormai in decadenza, preda di un’ipnosi o meglio, come diciamo noi,  di neuro modulati;  tuttavia con la nostra opera abbiamo anche voluto offrire all’ascoltatore lo stimolo a risvegliarsi, prendere coscienza e di conseguenza ad agire.

Ascoltando il vostro lavoro, si evince una gran padronanza dei linguaggi del metal e non soltanto, segno di un gran bagaglio culturale.

Abbiamo ascoltato tanto metal e non solamente. Le nostre influenze  iniziano dai Beatles, passando per i Led Zeppelin, i Metallica, gli Annihilator, i Testament, i Megadeth e per tanti “eroi” della chitarra.

In quale supporto è Like flies on corpse dove è possibile trovarlo?

Su suggerimento di Manuel Cuccuruto, abbiamo deciso di realizzare soltanto il vinile, considerando il fascino intramontabile di un oggetto che evoca momenti d’oro dell’arte musicale. Per ora ci sono solo trecento copie realizzate, perché il nostro intento è un po’ di spingere l’acquirente a considerare di ricevere un oggetto da collezione, in quanto per genere musicale, per la forma del concept album e per il supporto in vinile, può assaporare il valore storico del nostro lavoro.

Al momento può essere richiesto tramite mail all’indirizzo: traslator.band@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

I

 

Related posts

Al via la 21^ edizione di MoliseCinema Film Festival

Redazione Ore 12

‘Fabbricante di Lacrime’, dal ‘boom’ di vendite dei libri al successo mondiale su Netflix

Redazione Ore 12

Nuove rivelazioni dall’antica Roma: la scoperta dei resti della Porticus Minucia

Redazione Ore 12