Economia e Lavoro

L’inflazione da record porterà aggravi per 2.634,40 euro annui a famiglia. L’analisi di Federconsumatori

L’Istat conferma le stime preliminari del mese di settembre: il tasso si attesta al +8,9% su base annua e al +0,3% su base mensile.  Alla luce di tassi così elevati le ricadute per le famiglie saranno pesantissime: secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori gli aggravi ammonteranno a +2.634,40 euro annui a famiglia, di cui +638,40 euro annui solo nel settore alimentare. Proprio il settore dei beni alimentari desta particolare preoccupazione: il rincaro dei prezzi, in un comparto così vitale, ha raggiunto quota +11,4%. Crescono, oltre ai costi dei beni alimentari e di quelli energetici, anche i costi relativi ai prodotti per la cura della persona, che passano da +4,6% di agosto al +5,7% di settembre. L’insieme di tali rincari pesa in maniera insostenibile sulle spalle dei cittadini, che, sempre più numerosi, lamentano presso i nostri sportelli disagi e difficoltà. I rincari, infatti, colpiscono in maniera disuguale le famiglie e le aree del Paese, aumentando le disparità e le disuguaglianze a svantaggio delle famiglie meno abbienti e delle zone più fragili. Per calmierare i prezzi, inoltre, è indispensabile l’avvio di una profonda revisione e riforma delle aliquote IVA, attuando una sterilizzazione ed un contenimento su tutti i beni primari: a tal proposito l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha elaborato una proposta di revisione delle aliquote su una serie di prodotti essenziali, che genererebbe un risparmio annuo di 531,57 euro a famiglia (quella media di 2,5 componenti).

Si tratta solo dei primi passi, che andrebbero affiancate da dall’ampliamento della platea dei beneficiari del bonus luce, gas e idrico, dalla sospensione dei distacchi per morosità, dalla previsione di una rateizzazione lunga per le bollette: tutte queste misure, che proporremo al Governo, concederebbero alle famiglie un po’ di ossigeno e contribuirebbero a contenere in maniera significativa l’elevato tasso di inflazione, che sta comprimendo i consumi e costringendo i cittadini a rinunce e ridimensionamenti, con pesanti conseguenze sull’intero sistema produttivo.

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