Economia e Lavoro

L’Olanda vuole chiudere gli allevamenti intensivi, ma nei sondaggi cresce il Movimento Contadino

Il governo olandese ha preparato un piano per la riduzione degli allevamenti e dell’agricoltura intensivi per uniformarsi alle normative europee ma, questo piano sta suscitando grandi proteste in un Paese dove questi settori dono fondamentali per la sua economia e l’occupazione. Uniformandosi alle direttive UE  sulla conservazione della natura, i Paesi Bassi cercano di ridurre l’inquinamento da azoto, quindi agli agricoltori verrà offerto dal Governo un accordo “ben superiore” al valore dell’azienda, con lo scopo di chiudere  2.000-3.000 aziende agricole o  altre attività maggiormente inquinanti. Le prime versioni trapelate del piano governativo indicavano una cifra pari al 120% del valore dell’azienda agricola, ma questa cifra non è ancora stata confermata dai ministri. Negli ultimi tre anni, gli agricoltori e gli allevatori olandesi hanno organizzato proteste di massa, bruciato balle di fieno, scaricato letame sulle autostrade e picchettato le case dei ministri. In ottobre, un esercito di migliaia di trattori è sceso in strada per protestare creando 700 miglia di ingorghi. In pratica l’idea del governo olandese è quella di acquistare a un prezzo maggiorato queste aziende , nella speranza che almeno 3mila allevatori accettino di vendere, in caso contrario, cosa ritenuta abbastanza probabile, si ipotizza di obbligare gli allevatori a vendere. Se il piano verrà attuato, le aziende agricole dovranno tagliare le proprie emissioni del 70%, riducendo il bestiame che è una delle principali fonti di emissioni di azoto a causa del letame e dei fertilizzanti chimici utilizzati. Non c’è nessuna antitesi reale fra la necessità di ridurre, fino a eliminare, gli allevamenti intensivi, e la tutela della campagna e dei suoi ritmi lenti, delle sue relazioni di prossimità, sostengono gli ecologisti. Anzi, gli allevamenti intensivi e l’agricoltura industriale sono probabilmente, nel medio -lungo termine, il rischio maggiore anche per la campagna stessa. Ma nel frattempo gli agricoltori si vanno organizzando in un nuovo partito politico il Movimento Contadino-Cittadino (in olandese: BoerBurgerBeweging, BBB) entrato lo scorso anno in Parlamento con una deputata, dai più recenti sondaggi schizza verso i 19 seggi.

Giu.Lo.

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