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L’omaggio d’Italia alle vittime del nazifascismo alle Fosse Ardeatine. Il dolore e il ricordo di Mattarella, Casellati, Fico e Dureghello

L’omaggio d’Italia alle vittime del nazifascismo alle Fosse Ardeatine. Il dolore e il ricordo di Mattarella, Casellati, Fico e Dureghello 

In occasione del 77° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine e di riconoscimento delle vittime Reicher e Tuchmann, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto, commosso, una corona d’alloro sulla lapide all’ingresso delle Cave Ardeatine. Si è recato, quindi, all’interno del Mausoleo Ardeatino dove ha reso omaggio alle vittime dell’eccidio. Presenti alla cerimonia il Presidente dell’ANFIM, Francesco Albertelli, e la Presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni. Così la Comunità ebraica con la Presidente Ruth Dureghello: “Oggi ricordiamo la strage delle Fosse Ardeatine, simbolo della brutalità dell’occupazione nazista di Roma. Anche quest’anno non potremmo riunirci in cerimonie commemorative, ma la giornata di oggi, che segna una pagina dolorosa e drammatica nella storia del nostro Paese, impone una riflessione sull’importanza della libertà e della salvaguardia della nostra democrazia.  Questi valori devono essere preservati come un bene inestimabile e mai dati per scontati, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo”. Ed ancora la Presidente Casellati del Senato e il Presidente Fico della Camera:  “La memoria delle Fosse Ardeatine, un crimine orribile, dettato dall’odio e dalla vendetta, rafforza in tutti noi il ripudio per ogni forma di violenza”, ha scritto su Twitter la presidente del Senato, Elisabetta Casellati.

Poi il Presidente Fico: “Era il 24 marzo 1944 quando si consumò uno dei più gravi crimini commessi dai nazifascisti nel nostro Paese. 335 persone furono trasportate alle Fosse Ardeatine dove vennero trucidate con un colpo di pistola alla nuca, portando così a compimento lo scellerato piano di terrorizzare la popolazione civile. Dell’avvenuta fucilazione si seppe solo dallo scarno comunicato tedesco diffuso alla stampa il giorno seguente, senza però che venisse indicato il luogo, il numero e i nomi delle vittime, che poterono essere identificate solo dopo la fine della guerra. Ancora oggi, a distanza di settantasette anni dall’orrendo massacro di innocenti, il ricordo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine suscita in tutti noi orrore e sgomento. E ci richiama a ripudiare ogni forma di violenza e di intolleranza e ad apprezzare pienamente e a difendere i valori della libertà, della giustizia e dello stato di diritto cui è ispirata la nostra Costituzione. È quindi una necessità civica, oltre che un dovere morale, ricordare come pagine tragiche come questa abbiano segnato la nostra storia. E coltivarne la memoria affinché sia sempre alta l’attenzione contro il pericolo di nuove e sempre possibili degenerazioni violente e autoritarie. L’esperienza ci insegna, infatti, che libertà, eguaglianza e giustizia non sono acquisite per sempre e vanno difese e promosse ogni giorno”. 

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