“In tante al presidio organizzato a Piazzale Clodio per la quarta udienza del processo a carico dell’Associazione Casa delle donne Lucha y Siesta.
Dopo mesi di preoccupazione e dopo il ritiro della costituzione di parte civile di Atac spa e Roma Capitale, oggi abbiamo potuto finalmente festeggiare una assoluzione piena che ribadisce come l’antiviolenza non sia processabile né oggi e né mai. Ci siamo ritrovate ancora una volta insieme, ancora una volta unite in nome di una sorellanza profonda transfemminista e di lotta. Perché oggi è più che mai necessario agire, prendere parola, occupare spazio, schierarsi. A Lucha va riconosciuto il merito di avere promosso in questi mesi una grande mobilitazione generale che vede ancora oggi protagoniste le tante realtà che si occupano di contrastare discriminazioni e violenza di genere.
Questa rete è una delle cose più preziose che dobbiamo preservare e continuare a promuovere, perché insieme siamo più forti. Oggi Lucha è assolta ed è una vittoria di tutte noi! Andiamo avanti senza arretrare di un millimetro nella promozione dei Diritti, nella difesa dei luoghi delle donne e nel contrasto a ogni forma di discriminazione, con l’obiettivo di rendere le nostre città luoghi accoglienti per tutt*.
Andiamo avanti affinché la Casa delle donne Lucha y Siesta resti nel luogo in cui è nata”.
Lo ha dichiarato Marilena Grassadonia, coordinatrice Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale, presente oggi al presidio organizzato da Lucha y Siesta.