La guerra di Putin

Mar Nero, accordo per il grano prorogato, ma senza certezze per il futuro

 

L’Unione Europea non intende ricollegare le banche russe, inclusa Rosselkhozbank (RSHB), al sistema SWIFT. Le restrizioni potranno venire  ammorbidite o revocate solo dopo la fine del conflitto in Ucraina, lo ha riferito al quotidiano russo  a Izvestia Peter Stano, portavoce del servizio estero dell’UE.  Allo stesso tempo, il collegamento di RSHB a SWIFT rimane uno dei cinque principali requisiti della parte russa per gli accordi del Mar Nero sul grano scaduto il 18 maggio e prorogato di due mesi.  Secondo Mosca, sono stati firmati solo i documenti relativi  all’esportazione di prodotti agricoli ucraini, mentre non ci sono stati progressi sul memorandum tra la Federazione Russa e l’Onu per i prodotti agricoli e dei fertilizzanti russi sui mercati mondiali. Tuttavia Mosca ha acconsentito alla proroga degli accordi di Istanbul validi  fino al 17 luglio, ma per la Russia il soddisfacimento di diversi aspetti fondamentali rimane una componente critica, inclusa la riconnessione di Rosselkhozbank al sistema finanziario SWIFT, da cui è stata disconnessa nell’ambito del sesto pacchetto di sanzioni dell’UE, ma Bruxelles  non ha ancora intenzione di fare questo passo.  IL 18 maggio, parlando della possibilità di collegare Rosselkhozbank a SWIFT, l’addetto stampa del presidente della Federazione Russa Dmitry Peskov ha affermato che si stanno elaborando opzioni“equivalenti allo sblocco”, anche perché sei mesi fa la Commissione europea ha dichiarato che l’UE aveva ascoltato la posizione di Mosca,e avrebbe preso in considerazione questa possibilità.L’accordo per il Mar Nero si è concluso a Istanbul il 22 luglio 2022. Il primo documento  sul grano è un accordo tra la Federazione Russa, la Turchia, le Nazioni Unite e l’Ucraina e  prevede la creazione di corridoi marittimi sicuri per l’esportazione di grano ucraino da tre porti: Odessa, Chornomorsk e Yuzhny. Questo accordo in scadenza nel novembre  dello scorso anno è stato rinnovato più volte. La seconda parte del pacchetto, firmato tra la Federazione Russa e le Nazioni Unite, è un memorandum sull’assistenza nella promozione dei prodotti agricoli e dei fertilizzanti russi sui mercati mondiali.  Secondo il documento, l’ONU dovrebbe facilitare la rimozione delle restrizioni che impediscono alla Russia di esportare i suoi prodotti e fertilizzanti. La durata di questo accordo è di tre anni. L’affare del grano è rimasto nel limbo per molto tempo e ignorare le disposizioni del memorandum per Mosca sta diventando un punto sempre più importante. Quindi, oltre a ricollegare RSHB a SWIFT, nel memorandum sono compresi altri 5 obiettivi quali la fornitura di pezzi di ricambio, lo sblocco della logistica e delle assicurazioni dei trasporti, la riattivazione  del gasdotto dell’ammoniaca Togliatti-Odessa e la sblocco dei beni delle società russe. “A meno che questi requisiti non vengano soddisfatti, in linea di principio non si tratta di alcuna espansione dell’iniziativa del Mar Nero e l’accordo stesso verrà risolto dopo il 17 luglio”, ha avvertito il ministero degli Esteri russo. Inoltre, la Federazione sottolinea anche problemi con la “componente umanitaria” dell’accordo, poiché nei nove mesi della sua esistenza solo il 2,5% del grano proveniente dai porti ucraini è finito nei paesi bisognosi. Secondo le Nazioni Unite , su 30,3 milioni di tonnellate di prodotti agricoli esportati nell’ambito dell’iniziativa del Mar Nero, cinque paesi hanno ricevuto circa il 64%: Cina (7 milioni di tonnellate), Spagna (5,4 milioni), Turchia (3,1 milioni  ), Italia (2 milioni ) e Paesi Bassi (1,8 milioni). Vale la pena notare che Bruxelles e Mosca percepiscono in modo diverso gli accordi firmati a Istanbul: se per la Russia si tratta di un unico pacchetto, l’UE li vede come documenti diversi , poiché “questi accordi hanno diverse composizioni di firmatari”. Va inoltre tenuto presente che l’ulteriore proroga dell’iniziativa del Mar Nero dipenderà da cosa succederà sul mercato del grano in quel momento, cosa accadrà al raccolto, come passeranno questi due mesi in termini di vendite reali, e anche come la situazione in Ucraina si svilupperà. La conclusione secondo esponenti di primo piano del Cremlino è che per ora  non c’è motivo di aspettarsi che l’Occidente faccia concessioni e inizi a soddisfare i requisiti posti dalla Russia  in merito al rispetto del memorandum.  Ciò può accadere solo se la Federazione Russa “mostra risultati sul campo di battaglia”, poiché nessuna persuasione da parte di Mosca o riferimenti ad accordi precedentemente conclusi con l’Occidente funzionano.

Gielle

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