Roma Capitale

Mattanza di pini storici a Roma: 50 associazioni scendono in campo per dire NO

Questo martedìcittadini e associazioni si sono ritrovati di fronte alla Basilica di San Marco, a ridosso della centralissima Piazza Venezia, per protestare contro i recenti abbattimenti avvenuti proprio nel cuore storico di Roma, che non si arrestano neanche di fronte agli esemplari vincolati, di enorme valore ecologico e paesaggistico.

Migliaia di alberi, soprattutto pini, persi in questi anni nella Capitale e sul litorale. Si tratta del quarto martedì consecutivo di protesta e l’elenco delle associazioni che aderiscono, aumenta di giorno in giorno (sono oltre 50 vedi sotto).

Scendono in campo insieme a un comitato di sostegno formato da autorità del mondo scientifico, botanico , esponenti della società civile , della cultura e dello spettacolo (vedi elenco riportato sotto) in difesa dei pini e degli alberi romani.

Da mesi denunciano l’interruzione delle cure endoterapiche e fitosanitarie, obbligatorie per decreto in caso di infestazione, da mesi denunciano le massicce potature, soprattutto effettuate fuori stagione, che danneggiano e indeboliscono gli esemplari di pinus pinea e di altri esemplari, potature di massa che ora vengono nuovamente annunciate come unica “cura” finanziata dal Dipartimento di tutela ambientale guidato dall’assessore Alfonsi.

Da mesi vengono denunciati gli abbattimenti troppo speditivi e le mancate rimesse a dimora nonché i giovani pini lasciati morire in maniera disordinata e senza progettualità né cure che non siano quelle di alcuni stoici volontari. Ma le motoseghe non possono essere la cura per proteggere il patrimonio storico e botanico di Roma.

Esiste un piano per restituire a Roma i suoi pini storici e ripristinare la sue storiche pinete decimate ? Col pretesto della caduta massiccia di alberi dovuta a fenomeni naturali, vedi Milano, o patologici si stanno operando abbattimenti diffusi e importanti di alberi storici a Roma e in altre città di grande rilievo. Decisioni spesso affrettate assunte senza approfondire le cause e quindi i rimedi possibili.

Al contrario dobbiamo esigere la documentazione di tutte le motivazioni tecniche e scientifiche che sono all’origine di queste drastiche decisioni poiché le stesse vanno ad incidere pesantemente su un patrimonio prezioso per la vita stessa delle città e dei suoi abitanti se vogliamo procedere sulla strada della decarbonizzazione e della lotta all’inquinamento atmosferico.

Abbattere alberi col pretesto dell’incolumità pubblica si configura come una forma di negazionismo climatico. Si tratta quindi di bloccare sul nascere questa strage di alberi e di promuovere invece una cultura e una politica diffusa e massiccia di alternative che conservino i grandi alberi nel tessuto urbano, unica salvezza per città e cittadini.

Gli striminziti alberelli nei vasi e neanche le macchine elettriche ci salveranno.

Per questo una delegazione del Coordinamento Difendiamo i pini di Roma ( che raggruppa i primi volontari dei comitati e delle associazioni che hanno aderito all’appello), ha redatto insieme a un pool di esperti botanici, una lettera aperta con un elenco di 5 richieste in difesa dei pini ( vedi qui sotto) e chiede di parlare  con il Sindaco.

ELENCO oltre 50 Associazioni e comitati che hanno aderito:

Coordinamento cittadino Difendiamo i pini di Roma Comitato Villa Glori in difesa dei pini e dei parchi storici di Roma L’Altritalia Ambiente InfoRoma Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio Associazione Respiro Verde Legalberi Italia Nostra Roma Associazione Retake Roma Associazione Ponte Lupo Il gigante dell’acqua APS internazionale Le Ragunanze Associazione Aurelio Volontari Decoro Tredicesimo Amici di Villa Pamphilj Comitato Piazza Vittorio Partecipata (CPVP) Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP LAMS) Comitato Piazza Don Minzoni Associazione Il Pineto nel cuore ETS Comitato TorCarbone-Fotografia CdQ ColliAniene BeneComune Comitato Emergenza Natura Comitato Monte Ciocci Cantiere Culturale La Tela Associazione Banda Gassotti Comitato Zona Verde Villa Pamphilj Roma 12 Beni Comuni Anonima Riforestazione Comitato Salviamo i pini di Corso Trieste Piazza Bologna e dintorni Comitato per il Decoro Urbano Comitato per la bellezza Riscatto al Secondo Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli ASSARTIGIANI Tutti per Roma per tutti L.I.D.U. Lega internazionale per i diritti dell’uomo OSSERVATORIO SHERWOOD I G.U.F.I. Comitato Salviamo la Riserva di Procoio GRIG Gruppo d’intervento giuridico Amo Quartiere Trieste Amici dei parchi campagna di Spinaceto Associazione Amici Parco Castel Sant’Angelo Amuse Comitato IV Novembre – COMIT Alberi Empoli Garden Club Giardino Romano Ripartiamo dai beni comuni Monte Porzio Catone OICOS riflessioni Bastia Umbra Amici di Villa Chigi e Parco Don Baldoni Associazione Rinascita Tiburtina Paolo Salonia Pini di Saxa Rubra Ass Garibaldina Il mandorlo di Enrico Cairoli Marevivo Comitato Abitanti Villaggio Olimpico Il mio amico albero Parco Francesco Salerno

ELENCO 5 RICHIESTE IN DIFESA DEI PINI
Sit in di Piazza San Marco Martedì 1 agosto ore 11,00 Promosso da Comitato Villa Glori, L’Altritalia Ambiente, Coordinamento 50 associazioni Difendiamo i pini di Roma. Nella lettera aperta al Sindaco e alle Istituzioni contenute 5 richieste qui in sintesi: 1. Istituzione di un’ Authority , un Garante in difesa dei pini, formato da tre esperti botanici e del paesaggio ( che garantisca realizzazione punti successivi e rispetto regolamento del verde RC e articoli della costituzione in particolare Art 9);

2. 2. Realizzazione censimento digitale con esperti umani ( non IA) patrimonio pinus pinea su territorio comunale ( Ostia compresa) pubblico e privato con revisione capitolato appalto che dia priorità alla manutenzione, alla rimessa a dimora e alle cure endoterapiche ( nel caso dei pini infestati ) e metta in mora le potature ( dannose per i pini) e gli abbattimenti senza prove tecnico strumentali e/ o di trazione;

3. 3. Selezione e assegnazione incarichi a ditte competenti in campo botanico e vivaistico (non al ” massimo ribasso” ) , che operino in collaborazione con agronomi esterni non interni alle stesse ditte e abolizione perizie speditive in caso di abbattimenti ; vigilanza su criteri ambientali minimi in caso di cantieri aperti in prossimità dei pini e dei grandi alberi;

4. 4. Istituzione Numero Verde per la cittadinanza attiva e le associazioni per segnalazioni in difesa dei pini domestici ( ad esempio segnalazione operato ditte presso pini e grandi alberature che non rispetti norme e regolamenti vigenti , nonché Art.9 e CAM ( Criteri ambientali minimi);

5. 5. Ripresa immediata delle endoterapie ( privilegiando quelle a pressione manuale) coadiuvate dove necessario da fitofarmaci o bioattivazioni su tutti i pini che presentino infestazione toumeyella in carico al Comune e promozione campagna lotta obbligatoria anche per i pini pinus pinea in carico ai privati .

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