Continua senza sosta l’ondata di migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo e puntano verso le coste italiane e soprattutto verso il primo avamposto di Lampedusa. Nell’hot-spot dell’isola (nella foto) ormai la situazione è al collasso, sono infatti1.871 i migranti ospiti, a fronte dei 350 posti disponibili.
A loro si sono aggiunti i 22 tunisini che erano su un’imbarcazione di 5 metri, partita da Chebba, che sono stati intercettati a 3 miglia dal porto da una motovedetta della Guardia di finanza. Le autorità di Governo nelle prossime ore cercheranno di alleggerire il peso delle presenze sulla struttura, con un trasferimento dei migranti in altre strutture della Sicilia e della Calabria. Probabilmente verranno utilizzate navi militari e traghetti. Ma viste le condizioni climatiche eccellenti, è chiaro che già nelle prossime ore potrebbero arrivare nuove emergenze. A confermare tutto questo la comunicazione arrivata alle autorità italiane dalla Guardia Costiera tunisina che dice di aver bloccato nell’ultimo fine settimana ben 19 “attraversamenti delle frontiere marittime” con operazioni in mare in cui sono state soccorse 215 persone, 116 di diverse nazionalità africane, il resto tunisini. Potrebbe rivelarsi critica la situazione libica, fuori controllo per lo scoppio dell’ennesima faida tra clan, che mette in secondo piano il controllo da parte delle autorità locali, delle frontiere marittime. Ma andiamo a vedere quanto accaduto nelle ultime 24-48 ore al largo delle coste siciliane e calabresi. L’Ong tedesca Sea-Watch ha tratto in salvo 428 migranti che cercavano di attraversare il Mediterraneo. Un peschereccio alla deriva con oltre 600 migranti è stato soccorso, a circa 124 miglia dalla Calabria, da una nave mercantile, da 3 motovedette della Guardia Costiera e da un’unità della Guardia di Finanza. A bordo del peschereccio, sono stati rinvenuti anche 5 corpi priva di vita. Sono 674 in totale le persone tratte in salvo – alcune recuperate direttamente dall’acqua – dalle MM/VV CP323, 332 e 309, dalla PV3 della Guardia di Finanza e dalla nave mercantile Nordic – fatta dirigere anche essa in area per l’emergenza – che poi le ha trasbordate su nave Diciotti della Guardia Costiera, presente nell’area del soccorso. Sono intervenuti inoltre un veivolo da pattugliamento marittimo P72A impiegato dalla Marina Militare, che ha effettuato il primo avvistamento, e un aereo di Frontex che ha seguito l’evento. I migranti salvati sono stati trasferiti nei porti calabresi e siciliani. Le operazioni di soccorso – informa la guardia costiera – sono avvenute in area di responsabilità SAR italiana, sotto il coordinamento della Centro Operativo Nazionale di soccorso della Guardia costiera italiana.
