Morte di Bochicchio, i testimoni: “La moto a sbandato all’improvviso”. Acquisiti telefonini tablet e agenda del broker

Hanno spiegato di aver visto la moto andare verso destra, senza particolari ostacoli od altri veicoli. Tre testimoni dell’incidente stradale in cui è morto il broker Massimo Bochicchio sono stati ascoltati nelle ultime ore dagli investigatori della Polizia Locale di Roma Capitale che sta svolgendo accertamenti rispetto a quanto avvenuto su delega della Procura di Roma. Dopo i rilievi eseguiti ieri dal III gruppo Nomentano dei Vigili, che hanno compiuto un primo monitoraggio e un esame dettagliato della zona per ricostruire la dinamica. Sul manto stradale non sono stati rilevati segni di frenata. Intanto oggi gli investigatori hanno fatto un sopralluogo sul posto e cercato telecamere di videosorveglianza presenti nell’area. Intanto tablet, telefono cellulare, computer, agende e documenti di Massimo Bochicchio sono stati acquisiti in casa del broker morto e. L’accertamento degli inquirenti della Guardia di finanza, nucleo speciale di polizia valutaria, serve a ricostruire le ultime comunicazioni del manager. Secondo quanto si è appreso la verifica avviata dalle Fiamme gialle è stata fatta nell’ambito dei controlli disposti subito dopo il decesso. Si fa sentire anche la parte civile al processo, con l’avvocato Giuseppe Placanica: “E’ opportuno che gli inquirenti fughino tutti i dubbi. Per fare assoluta chiarezza su quanto avvenuto”. Il penalista, che è parte civile nel processo al manager, assiste 14 parti civili, tra i quali l’attaccante della Roma Stephan El Shaarawy e l’ex allenatore dell’Inter Antonio Conte. Dopo l’incidente mortale che si è registrato ieri su via Salaria stamane i giudici del tribunale di Roma hanno rinviato il processo in attesa della trasmissione del certificato di morte. Sul caso da registrare anche l’intervento dell’avvocato difensore del broker Gianluca Tognozzi: “Non si deve strumentalizzare la morte di una persona costruendo un film su qualcosa che non esiste. Siamo in attesa del certificato di morte che arriverà, come da prassi in questi tragici casi, dopo il riconoscimento della salma”.