Primo piano

Mosca, fra accuse e contro accuse cala la nebbia sul massacro del “Crocus city hall”

di Giuliano Longo

 

 

Dopo il massacro di Mosca i media occidentali  puntano sull’indebolimento dello Tzar Putinche , nella sua paranoia,  non ha il controllo sul suo Paese, nonostante il recente plebiscito elettorale.

E ancora, grande rilievo viene dato all generosa e ignoratasegnalazione di Washington a Mosca di imminenti azioni terroristiche.

Infine grande esecrazione per la folle e strumentale accusa moscovita a Kiev di essere il mandatedella mattanza.

 

Nella sostanza l’Occidente (in guerra) fa propria la narrazione di Zelensky il quale già venerdì scorso affermava che “Putin e i suoi scagnozzi stanno solo cercando di incolpare qualcun altro… È già successo prima. Ci sono state case fatte saltare in aria, sparatorie, esplosioni e incolpano sempre gli altri”.

Aggiungendo “Hanno mandato centinaia di migliaia di terroristi qui, sul suolo ucraino, combattono contro di noi…. Era tutto assolutamente prevedibile. Le centinaia di migliaia di russi che vengono attualmente uccisi sul suolo ucraino sarebbero certamente sufficienti per fermare eventuali terroristi. Se i russi sono pronti a morire silenziosamente nei ‘crocos’ e a non fare alcuna domanda ai loro servizi di sicurezza, allora Putin – ha concluso-cercherà di sfruttare più casi come questo per rafforzare il suo potere personale”. Che evidentemente per il leader ucraino non è assolutamente indebolito.

 

Se per Kiev il massacro è una “provocazione deliberata da parte dei servizi speciali di Putin”per giustificare attacchi “ancora più duri”, la narrazione che invece dilaga su media e le dichiarazioni dei leader russi, punta il dito contro Kiev  ricordando le minacce del capo dei servizi ucraini Budanov,le  incursioni di “volontari “ russofoni oltre il confine, il tentativo di attaccare centrale atomica di Kurschatove l’interessea sequestrare armi nucleari russe vicino a Belgorod.

 

Senza contare tutti gli bombardamenti, sabotaggi e attentati oltre che in zone abitate, ad infrastrutture critiche sempre in territorio russo.  E ancora, gli omicidi mirati che hanno colpito esponenti nazionalisti russi e  dirigenti delle Repubbliche recentemente annesse alla Federazione. Non ultimo il sabotaggio del gasdotto del settembreNord Stream avvenuto nel settembre del 2022. Chi è senza terrorismo scagli la prima pietra…

 

Ci scusiamo per le lunghe citazioni ma le centinaia di morti e feriti al “Crocos”  di Mosca sollevano quesiti irrisolti.

 

Perché L’Iss, nella sua versione centroasiaticaavrebbe dovuto colpire Mosca? La fazioneKorasan agisce prevalentemente a est dell’Afganistan e combatte i Talebani con scontri di confine anche con le truppe iraniane.

 

Inoltre l’ultimo attentato di matrice islamica è quello di Beslan che risale al 2004 con 300 vittime, giustificato dalla repressione russa in Cecenia. Ecco allora che la stampa occidentale tira imballo quali cause scatenanti la  Siria,ancora la Cecenia, anche se  manca (con deplorevole omissione)  l’Africadove i russi combattono l’estremismo islamico….oltre che farsi i fatti loro.

 

Se guardiamo ai curricula  di 3 (per ora) arrestati,  Dalerdzhon Mirzoyev, Saidakrami Rachabalizoda e Shamsidin Fariduni. Mirzoyev e Saidakrami che avrebbero ammesso la loro colpevolezza, più che l’impressione di militanti del Califfato, sembrano sicari assoldati, sicuramente addestrati, ma anche un po morti di fame.

 

Saidakrami, è nato nel 1994 dice di essere registrato in Russia, ma non riesce a ricordare dove vive.

Fariduni sarebbe nel 1998 in Tagikistan  che lavorato in una fabbrica di parquet, registrato a Krasnogorsk, dove è avvenuto l’attacco terroristico. Muhammadsobir Faizov, nato nel 2004, temporaneamente disoccupato, aprima lavorava .presso un barbiere a Ivanovo dove è registrato.

 

E’ vero che i militanti del Califfato hanno la capacità di mimetizzarsi, ma questi sono palesemente sensibili ai  5.500 dollaripromessi, come ha dichiarato uno degli arrestati, forse quelle con le orecchie mozzate come dimostrerebbero al cune foto, ma si sa, i russi sono cattivi…

 

L’altro quesito è perché gli attentatori fuggivano in macchina per oltrepassare il confine ucraino?

Questa la versione abbastanza attendibile dell’FSB russo, per il quale i terroristi di disponevanp di una “finestra” per entrare in territorio ucraino. Che non pare poi tanto normale se si considera  i confini vengono filtrati, in direzione opposta,  solo da truppe scelte di Kiev. Che è come dire: un confine piuttosto caldo.

 

L’ultima domanda riguarda la “generosa” segnalazione di Washington. L’allarme viene inviato il 7 marzo dall’ambasciata statunitense a Mosca e riferisce di “imminenti attacchi di estremisti contro concerti o altri luoghi pubblici”. Ma  precisa il “New York Times”, il dipartimento di Stato, con l’espressione “estremisti”, non si riferiva certamente a Kiev.

 

E allora? Grande soddisfazione della stampa “main stream” occidentale perché i Sevizi russi, da cui Putin proviene con il famigeratoKGB. hanno “bucato”, ma hanno bucato anche quelli  francesi con il Bataclanper non parlare di quelli statunitensi con le Torri Gemelle.

Senza essere complottisti da tastiera, è noto che nel sottobosco dell’intelligence internazionale esistono connivenze “incestuose” che alimentano le più disparate trame.

 

Lo dimostra anche il caso del defunto capo della Wagner,  Prigozin, dal suo tentato golpe al suo misterioso decesso, che intratteneva rapporti con l’Occidente e lo SBU ucraino, chi l’avrebbe mai detto!

Forse anche la verità sul massacro di Mosca resterà un mistero fra accuse e contro accuse, video Isis tirati fuori all’occorrenza, rivelazioni e bufale, ma è certo che in questa guerra ibridai Servizi fanno il loro sporco lavoro sotterraneo, senza esclusione di colpi.

aggiornamento terrorismo ore13.31

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