Esteri

Nancy Pelosi lascia Taiwan tra mille polemiche e manovre militari

 

Pelosi, speaker della Camera degli Stati Uniti, è già ripartita da Taiwan, ma la sua visita è stata un vero e proprio terremoto geo-politico. Dopo aver ricevuto dalla Presidente di Taipei la più alta onorificienza di quel Paese, Pelosi ha salutato garantendo la vicinanza degli Stati Uniti all’isola che è negli obiettivi di Pechino. “Veniamo in amicizia a Taiwan, veniamo in pace nella regione” –aveva detto al suo arrivo. Pelosi era stata ricevuta dal vicepresidente Tsai Chi-Chang, che ha ringraziato per l’accoglienza rimarcando l’importanza dei legami tra Washington e Taipei, anche alla luce del CHIPS Act, che offrirà sussidi per oltre 52 miliardi di dollari per la produzione di chip. L’ultima visita di uno speaker del Congresso Usa al parlamento di Taipei è del 1960. Pelosi ha poi incontrato la presidente Tsai Ing-wen, dopo aver ricevuto un’onorificenza per gli sforzi profusi nella collaborazione tra Washington e Taipei. Gli Stati Uniti “non abbandoneranno il proprio impegno nei confronti di Taiwan”, ha assicurato la speaker della Camera Usa. Tsai, da parte sua, ha detto di ritenere Pelosi “una autentica amica” di Taiwan, rimarcando che l’isola “è un partner affidabile degli Usa” e che “nessuna minaccia militare ci potrebbe far arretrare”. Tsai ha ringraziato Pelosi per il suo sostegno ai valori democratici e ha affermato di essere impegnata a lavorare con gli Stati Uniti sulla sicurezza nello Stretto di Taiwan e nella più ampia regione Indo-Pacifica. Pelosi, da parte sua, ha assicurato il supporto bipartisan del Congresso alla causa di Taiwan. La visita a Taiwan rende la Pelosi la personalità istituzionale Usa di più alto livello a recarsi nell’isola negli ultimi 25 anni, pur avendo causato le ire della Cina che ha definito la mossa una violazione della politica della Unica Cina e una “interferenza inaccettabile” negli affari interni della Cina. Tsai, nel suo intervento, ha anche promesso di approfondire la cooperazione economica e la resilienza della catena di approvvigionamento con gli Stati Uniti, poco dopo aver consegnato alla sua illustre ospite, che non ha nascosto la sua sorpresa e il suo apprezzamento, l’Ordine delle nubi propizie con lo speciale Gran Cordone, una onorificenza che viene normalmente data ai cittadini taiwanesi per i servizi alla società, ma che può anche essere assegnata agli “stranieri per la promozione delle relazioni diplomatiche”. “Siamo veramente grati per aver fatto questa visita a Taiwan e per mostrare il fermo sostegno del Congresso degli Stati Uniti a Taiwan”, ha aggiunto Tsai. Taiwan non cederà di fronte alle minacce militari: la presidente Tsai Ing-wen ha assicurato che l’isola “non si tirerà indietro” nel mezzo della furia della Cina per la visita della speaker della Camera americana Nancy Pelosi, che ha annunciato uno straordinario numero si esercitazioni militari aeree, navali e di tiro ad assediare l’isola. “Di fronte alle minacce militari deliberatamente accresciute, Taiwan non si tirerà indietro. Continueremo a mantenere la linea di difesa della democrazia”, ha assicurato Tsai, parlando con accanto la speaker americana in merito alla prova muscolare decisa da Pechino.

aggiornamento visita Nancy Pelosi ore 14.13

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