La guerra di Putin

Nessuna resa degli ucraini a Mariupol.  Speranze per un corridoio umanitario per bambini, donne ed anziani.  Il Pentagono: “Donbass preludio di una vasta offensiva”

Mosca ai combattenti ucraini: “Smettere di combattere e deporre le armi” entro le 14. Il nuovo ultimatum è arrivato nelle scorse ore dal ministero della Difesa russo per la resa dei combattenti ucraini che resistono nella città assediata di Mariupol, nell’acciaieria di Azovstal. La Russia, ha riportato il Guardian dando notizia di una dichiarazione diffusa alle prime ore di oggi, afferma che “ancora una volta” offrirà all’Ucraina la possibilità di “smettere di combattere e deporre le armi” dalle 14 di oggi, ora di Mosca (le 13 in Italia). In queste ore convulse sarebbe stato comunque raggiunto un primo accordo tra Russia e Ucraina per l’apertura di un corridoio umanitario per l’evacuazione di civili da Mariupol, città assediata dalle forze di Mosca: lo hanno riferito fonti ufficiali di Kiev. Si tratta del primo accordo del genere da sabato, ha affermato la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk. “Siamo riusciti a raggiungere un accordo preliminare su un corridoio umanitario per donne, bambini e anziani”, ha detto su Telegram la funzionaria del governo di Kiev. Le acciaierie sono l’ultimo bastione dei difensori di Mariupol, la città martire nel sud est dell’Ucraina da settimane sotto il pesante assedio russo: l’acciaieria Azovstal, uno degli stabilimenti siderurgici più grandi d’Europa è stato trasformato in una fortezza. All’interno ci sono soldati ucraini, quel che resta della 36esima brigata di fanteria della Marina, uomini del reggimento Azov, combattenti stranieri. Secondo Kiev, nei sotterranei ci sono anche un migliaio di civili, anche donne, anziani e bambini. In serata è arrivata la notizia che il sito è stato “quasi completamente distrutto”, come afferma Svyatoslav Palamar, vice comandante del battaglione Azov, citato da Nexta tv, media bielorusso di opposizione. “Bombe super potenti sono state sganciate e i civili sono sotto le macerie”. Il ministero della Difesa russo aveva esortato i combattenti che si trovavano all’interno ad arrendersi. Poi, riporta l’Interfax, aveva aperto un corridoio umanitario per consentire alle forze ucraine di lasciare l’acciaieria e aveva dichiarato un cessate il fuoco temporaneo. Mosca sostiene anche che 120 civili nascosti nell’acciaieria Azovstal di Mariupol sotto assedio sono usciti dopo l’ultimatum lanciato dall’esercito russo. Già il 17 aprile le forze armate russe avevano lanciato un ultimatum ai difensori di Mariupol, offrendo garanzie di salvezza in cambio della resa. Un ultimatum apparentemente non accolto nonostante la minaccia di Mosca di “sterminare chi resiste”. Oggi un altro ultimatum. Il numero degli asserragliati nell’acciaieria varia dai 1500 dei russi, al doppio secondo gli ucraini. Tra le forze militari, i resti di una brigata di marines e i membri del battaglione Azov. Intanto sul campo, l’esercito russo concentra i suoi attacchi lungo un fronte di 480 chilometri nell’Ucraina orientale nella sua offensiva al Donbass. Usa: Mosca ha aggiunto altri due battaglioni nel territorio, portando il numero totale a 78. Bombe nei pressi del’acciaieria di Avovstal e del vicino ospedale. Il Ministero della Difesa russo esorta i militari ucraini asserragliati nell’acciaieria ad arrendersi e annuncia che 120 civili sono stati evacuati dall’impianto. Lavrov, la Russia non userà armi nucleari e non cerca un cambio di regime a Kiev. Il Battaglione Azov: ‘Sito quasi completamente distrutto. Hanno sganciato bombe anti-bunker, nonostante la presenza di civili’. Secondo il comandante del gruppo militare, “la resa degli ucraini a Mariupol non è contemplata”. Poi le valutazioni del Pentagono sul conflitto che fa sapere come le forze russe abbiano lanciato “operazioni offensive limitate” a sud delle città di Izyum e Donetsk, un “preludio” a operazioni offensive più ampie che devono ancora iniziare nella regione sud-orientale del Donbass, in Ucraina. E’ quanto ha detto oggi alla stampa un alto funzionario del Pentagono, aggiungendo che nelle ultime 24 ore Mosca ha dispiegato altri due gruppi tattici di battaglione, portandoli così complessivi a 78 nella regione.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 11.56

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