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Nuove energie per l’Emilia-Romagna: investimenti pubblici e privati per 8,5 miliardi di euro

 

Abitare, mobilità e produzione: ecco il Piano da oltre 8,5 miliardi di euro di investimenti, pubblici e privati, in Emilia-Romagna per rinnovabili, maggiore efficienza e riduzione delle immissioni di gas serra. Già pronti i primi tre bandi: 45 milioni di euro per aziende, enti pubblici e comunità energetiche. In discussione in Assemblea legislativa il Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale al 2030, proposto dalla Giunta regionale. Il presidente Bonaccinie l’assessore Colla: “Pronti a una grande sfida che vogliamo vincere con un’energia sempre più di prossimità insieme a cittadini, associazioni, imprese”. Più efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili, per coprire almeno un quinto di tutti i consumi, e forte accelerazione nella riduzione delle emissioni gas serra. Sono gli obiettivi che la Regione Emilia-Romagna punta a raggiungere nei prossimi tre anni, con investimenti per 8,5 miliardi di euro, di cui oltre 4,6 miliardi sono risorse pubbliche, da quelle europee alle statali fino a quelle regionali, cui si aggiungono i cofinanziamenti privati. Risorse che in Emilia-Romagna saranno dispiegate su tre grandi asset: l’abitare, la mobilità e la produzione. Per proseguire concretamente verso la transizione ecologica, mobilitando le amministrazioni pubbliche e il mondo delle imprese, della ricerca e della formazione. Con un impatto positivo sui comportamenti individuali e collettivi dei cittadini e delle comunità locali per arrivare a consumi più consapevoli e sostenibili. Il Piano rappresenta un tassello fondamentale anche per realizzare le misure condivise nel Tavolo strategico per la gestione della crisi energetica con sindacati, imprese e professionisti, che in Emilia-Romagna sono uniti per contrastare e ridurre l’impatto dei costi energetici su imprese e lavoratori e famiglie. Ma è anche il risultato del confronto voluto dalla Giunta con le parti sociali e i territori, a partire dai firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima. Il documento aggiorna il Piano del 2017-2019, prorogato fino a oggi, partendo dalla forte accelerazione registrata a livello europeo, nazionale e regionale, che ha interessato il processo di transizione energetica ed ecologica.
Alcuni parametri degli obiettivi fissati dall’Unione europea sono stati modificati e, rispetto al 2030, il target è più alto. Con RePowerEU le rinnovabili sono state portate al 45%, il calo di emissioni gas serra al 55% e il risparmio energetico al 32%. In Emilia-Romagna il livello di copertura dei consumi finali attraverso l’impiego delle fonti rinnovabili potrà raggiungere al 2024 un valore di circa il 22%, che rappresenta nel triennio di riferimento un tasso di crescita di tali fonti prossimo al 3% annuo, portando ad un incremento del contributo delle rinnovabili di oltre un terzo del valore attuale già nel triennio 2022-24. E proprio in questa direzione va la legge regionale per la promozione e il sostegno alla costituzione delle comunità energetiche rinnovabili nonché all’attivazione di gruppi di autoconsumo consapevole di rinnovabili.
Uno strumento normativo a disposizione di utenti pubblici e privati che si uniscono per la produzione, la condivisione e lo scambio di energia a impatto zero prodotta attraverso impianti di energia rinnovabile.
Il Piano si caratterizza per un impiego integrato e complementare di tutti i fondi disponibili a livello regionale, nazionale ed europeo: infatti, in sintesi, potrà contare su risorse pubbliche per quasi 4,5 miliardi di euro. I fondi 2022-2024 prevedono poco più di 2 miliardi di euro dal PNRR, ulteriori risorse dallo Stato per 1,7 miliardi, 301 milioni dal Fesr, 58 dal Fse e 423 milioni dalla Regione.

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